CANTIERE SUL CAVALCAVIA DI PAROLA E CODE, USARE PERCORSI ALTERNATIVI. SQUADRE AL LAVORO ANCHE IL SABATO E FESTIVI

Dettagli della notizia:

Data:

05 Novembre 2018

Tempo di lettura:

5 min

 

 

Previste dai progettisti anche misure di supporto per snellire il traffico tarate su orari e flussi

I prossimi step decisi a breve dopo i primi dati del monitoraggio

 

 

Primo giorno di lavori sul cavalcavia di Parola per rimettere in sicurezza le barriere con le nuove installazioni antisfondamento ed evitare che un incidente catapulti sulla linea ferroviaria sottostante mezzi e persone, come nel 2009, nel 2013 e ancora lo scorso luglio aveva rischiato di accadere a causa degli urti provocati da altrettanti mezzi pesanti.

Lavori essenziali per la sicurezza, senza dubbio portatori di disagi ma non rinviabili dopo che finalmente è arrivato il via libera da parte delle Ferrovie e della Snam (per il gasdotto che attraversa il cavalcavia).

Oggi si sono formate lunghe code sulla via Emilia, diverse le segnalazioni arrivate in Comune e alla Polizia Municipale, che ha pattugliato la zona per tutta la giornata. I primi giorni sono infatti quelli più delicati, perché chi non ha sentito dell’avvio dei lavori e si è messo in strada specialmente nei due orari di punta (al mattino e al ritorno nel tardo pomeriggio) ha affrontato gli incolonnamenti.

Un disagio messo in conto dai tecnici che hanno seguito la preparazione dei lavori e che hanno predisposto diverse contromisure adeguate a vari scenari di criticità e ad una strada essenziale come la via Emilia. Nel dettaglio sono tre gli ambiti d’intervento:

 

  1. Il cantiere per abbattere i tempi procederà anche il sabato e per rispettare e comprimere al massimo la tabella di marcia è già previsto il lavoro delle squadre anche nei giorni festivi fino ad arrivare al lavoro notturno.

  2. In queste ore si stanno gestendo anche le informazioni sull’andamento del traffico e sui flussi, per far partire un modello che ottimizzi la circolazione. Oltre al semaforo già installato – programmato con una luce verde della durata di 2 minuti e una luce rossa della durata di 2’45” – è inserita nel novero delle misure possibili l’attivazione di un semaforo con sensori e telecamera in grado di determinare la quantità di auto nelle due direzioni e di decidere autonomamente quando far scattare il verde o il rosso, evitando tempi morti.

  3. Fondamentale è l’utilizzo dei percorsi alternativi da e per Fidenza, quelli che attraverso le strade laterali permettono di bypassare il cantiere sul cavalcavia. Percorsi segnalati con la cartellonistica e facilmente utilizzabili.

 

I percorsi, lo ricordiamo, sono:

 

Per chi da Fidenza va verso Parma: l’opzione migliore è prendere via Santa Margherita (provinciale 71) e poi scegliere se utilizzare alcune delle strade laterali che si reimmettono sulla via Emilia, all’incirca all’altezza di Parola, o proseguire lungo la provinciale 93 e raggiungere attraverso Borghetto il ponte sul taro tra Noceto e Medesano. Un altro percorso può essere la strada provinciale 63 per Cannetolo e da lì riallacciarsi alla via Emilia.

Per chi da Parma torna a Fidenza: l’alternativa, già segnalata con un cartello all’altezza di Ponte Taro, consiste nel prendere la strada provinciale 63 per Cannetolo, seguendo la quale si arriva alla provinciale 12, appena prima del Fidenza Village, e da qui rientrare a Fidenza.

Da e per Fidenza, infine, c’è l’alternativa rappresentata dall’autostrada A1 che può essere comodamente presa a Fidenza (con uscita a Ponte Taro) o a Ponte Taro (con uscita il casello di Fidenza).

 

LA SEQUENZA DI INCIDENTI

Un incidente nel 2009, quando un mezzo pesante “si infilò nel guardrail”, poi un altro camion nel 2013 piegò il parapetto e infine il dramma sfiorato lo scorso 18 luglio, quando un tir – probabilmente per un colpo di sonno del suo autista – sfondò le barriere evitando per poco di cadere sulla linea ferroviaria. Fatto che avrebbe paralizzato i treni del Nord Italia.

E’ la storia recente del cavalcavia ferroviario di Parola, sulla via Emilia, alle porte di Fidenza. La storia di uno snodo che tocca sia la viabilità su gomma che quella su ferro e che riveste per questo un ruolo strategico. Prima di tutto per la sicurezza delle persone in transito sopra e sotto a quel cavalcavia.

 

NUOVE BARRIERE INCASTONATE NEL CEMENTO ARMATO

La sicurezza del cavalcavia sarà al top, con l’installazione di nuove e moderne barriere su entrambi i sensi di marcia, grazie ad un importante investimento di 223.584 euro. Barriere in grado di reggere l’urto anche di un mezzo pesante e di proteggere la sicurezza della linea ferroviaria Fidenza-Fornovo.

Lunedì 5 novembre sono iniziati i lavori per l’installazione di questi guardrail, posati con una tecnica antisfondamento che ingabbierà le barriere dentro nuove fondazioni di cemento armato.

Si tratta di un’opera di messa in sicurezza che rientra nell’azione costante di riqualificazione e ammodernamento della viabilità fidentina che, anche nel biennio 2018-2019, vede opere per oltre 2.000.000 di euro.

Il Comune di Fidenza, dopo aver voluto e ottenuto nel 2012 la gestione del tratto stradale da Anas, nella seconda metà del 2014 ha fatto primi interventi di miglioramento delle barriere esistenti, ha ridotto dal 2015 le velocità di percorrenza e avviato già in quella fase la progettazione del completo adeguamento delle protezioni. Un progetto che ha dovuto confrontarsi con i tempi impegnativi di condivisione della soluzione e di autorizzazione da parte delle Ferrovie di Stato e della Snam in particolare. Ricevuto il loro via libera nel 2018, il Comune ha inserito l’opera nel pacchetto delle riqualificazioni stradali, dando all’intervento carattere di priorità.

 

UN INTERVENTO DELICATO: NEL CAVALCAVIA PASSANO RETE GAS E FIBRA OTTICA

L’intervento durerà complessivamente 60 giorni (30 giorni per le barriere sul lato nord e 30 giorni per quelle sul lato sud), conteggio che tiene conto della delicatezza dell’intervento, che nella prima fase di realizzazione delle fondazioni in cemento armato procederà per step di 11 metri al giorno e senza alterare il circuito del gasdotto Snam e gli altri sottoservizi (come la cablatura in fibra ottica a servizio della città) che transitano nel cavalcavia.

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