L’orrore dei lager e della violenza nazista saranno al centro anche quest’anno di una serie di iniziative promosse dall’assessorato alla Cultura del Comune di Fidenza in occasione della Giornata della Memoria.
“Purtroppo anche per questo primo scorcio di 2022 – spiega l’assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi – la pandemia continua a far sentire i propri effetti, motivo per cui abbiamo deciso di rendere fruibile l’intero programma attraverso le dirette sul canale Youtube del Comune di Fidenza. Una scelta che consentirà la massima partecipazione ad un momento istituzionale particolarmente importante per tutta la nostra Comunità”.
Punto focale delle commemorazioni sarà il Consiglio comunale in programma giovedì 27 gennaio e nel corso del quale verrà presentato il video “Il valore delle parole”, realizzato dalle Classi 5a e 5b della Scuola Primaria De Amicis. L’appuntamento sarà preceduto da due eventi che avranno luogo il 26 gennaio e fungeranno da prologo ideale alla Giornata della Memoria.
Il primo di questi sarà al ridotto del Teatro “G. Magnani”, dalle 10.30, e consisterà nella lectio “La deportazione dal parmense” di cui sarà relatore Domenico Vitale dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma.
Sempre il 26, questa volta alla Chiesa di Santa Maria Annunziata, alle 20.30 si potrà assistere
al concerto “Come un violino in fiamme”che vedrà protagonisti la “Corale San Donnino – Città di Fidenza” e la “Corale Lirica Valtaro”.
Giovedì 27 gennaio, sempre alle 20.30, verrà trasmesso in streaming sul canale Youtube del Comune di Fidenza il concerto “Aria della memoria”, con esecuzioni di brani musicali degli studenti delle scuole secondarie di I grado “Il Seme”, “Mons. Vianello” e “P. Zani”.
L’ultimo appuntamento, alle 9 di venerdì 28 gennaio, si svolgerà al Centro Giovanile e consiste in alcune letture dal diario Dawid Rubinowicz, un giovane ebreo polacco morto a Treblinka nel 1942.
L’appuntamento, dal titolo “Siamo preparati a tutto a braccia aperte”, è a cura dell’Associazione 9C Teatro.
“Le parole scritte da un ragazzino più di 80 anni fa – conclude l’assessore Bariggi – prenderanno vita e racconteranno con vividezza l’immane tragedia che stava per colpire l’Europa intera, in un vortice di violenza e sopraffazione a cui speriamo di non dover più assistere. Per questo coltivare la memoria di quanto è accaduto non è stato, non è e non sarà mai un esercizio sterile e fine a sé stesso”.