Dopo l’aggiudicazione dell’intervento da 19 milioni di euro da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), il cantiere della più grande rivoluzione viabilistica di Fidenza muove i primi passi. Il 2 e 3 maggio verranno infatti eseguiti i sondaggi geologici per la bonifica bellica di via Mascagni in vista della realizzazione della nuova viabilità. Indagini che saranno molto scrupolose considerato che l’area limitrofa al tracciato ferroviario fu oggetto di pesanti bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale.
Per questo motivo nelle due giornate oggetto dell’intervento via Mascagni sarà a senso unico di marcia nel tratto stradale compreso fra la rotatoria ex macello di via Mazzini e via Campanini con direzione di marcia verso via Campanini. Inoltre sarà in vigore un divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli presso tutti gli stalli di sosta di via Mascagni.
I NUMERI DEL SOTTOPASSO
Il grande cantiere che si svilupperà nei prossimi mesi porterà alla realizzazione del sottopasso che collegherà via Mascagni a via Croce Rossa, con doppio senso di marcia e corsie da 3,50 metri ciascuna. Sarà dotato inoltre di pista ciclabile, marciapiede e due tratti coperti: uno sul collegamento via Mascagni-Via Croce Rossa in corrispondenza della ferrovia e uno sulla linea Fidenza-Cremona a servizio dei fondi agricoli e delle abitazioni che oggi sono tagliate dalle due linee ferroviarie.
ADDIO PER SEMPRE AL SENSO UNICO ALTERNATO
Il nuovo sottopasso di fatto manderà in pensione il vecchio tunnel ferroviario, realizzando, senza consumo di nuovo suolo, un collegamento velocissimo tra Nord e Sud della Città, perfettamente innestato con la tangenziale. Tutto ciò cancellando due passaggi a livello e il senso unico alternato che oggi creano code negli orari di punta.
LA PARTNERSHIP CON RFI
L’intervento sarà sostenuto quasi interamente da RFI, ed è l’ultimo di un pacchetto di otto compensazioni dovute per la realizzazione dell’alta velocità. Il Comune, come previsto dalla convenzione firmata nel 2016, investirà circa un milione di euro per lo spostamento delle reti acqua, luce e gas, e per le opere di completamento, tra le quali l’illuminazione, oltre agli oneri per gli espropri.