INTITOLATA A DON GIUSSANI LA PIAZZA GIARDINO DI CASTIONE MARCHESI

Dettagli della notizia:

Data:

06 Novembre 2016

Tempo di lettura:

4 min

Da oggi porta il nome di una grande personalità che segnò la storia del ‘900

Andrea Massari: “Accogliamo come valori fondativi della nostra comunità la sua curiosità,

la sua passione, la sua capacità di innovare partendo dall’incontro e dall’ascolto”

Luigi Benatti: “Don Giussani è patrimonio di tutti. Il dialogo con la libertà dell’altro aiuta a costruire ponti nuovi per una società migliore”

Fidenza, 6 novembre 2016 – La piazza giardino di Castione Marchesi da oggi ha un nome ed è quello di un grande personaggio del XX secolo: Don Luigi Giussani, fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione, interprete di un’esperienza di fede caratterizzata da un’azione sociale che ha preso avvio nell’Italia degli anni ‘50, attraversando da allora la storia del Paese e i grandi eventi che ne avrebbero cambiato per sempre il destino. Don Giussani è una delle grandi personalità del ‘900 cui Fidenza ha deciso, nei mesi scorsi, di dedicare luoghi importanti del nostro territorio.

In una piazza giardino gremita di cittadini, famiglie e bimbi, è stato il canto dei bambini della scuola “Il Seme” a dare inizio alla cerimonia di intitolazione.

Don Giussani era l’uomo del dialogo, e dove l’ortodossia e la politica crearono muri, egli aprì delle brecce poderose, indicando che un’altra strada era possibile. Oggi, con l’intitolazione di questa piazza a Don Giussani, non solo ne celebriamo la storia, ma accogliamo come valori fondativi della nostra comunità la sua curiosità, la sua passione, la sua capacità di innovare partendo dall’incontro e dall’ascolto di chi sulla carta aveva storie e percorsi agli antipodi”, ha spiegato stamani il sindaco Andrea Massari nel corso della cerimonia di intitolazione.

Grazie alla collaborazione con Stefano Dondi e Comunione e Liberazione, l’Associazione Pro Castione Marchesi, Don Mario e la Scuola “Il Seme”, è nato un programma – che culmina oggi nell’intitolazione della piazza giardino di Castione – che ha permesso ai cittadini di conoscere Don Giussani a 360°, creando così un’occasione di approfondimento, dialogo e incontro, perché la sua storia fosse un patrimonio condiviso.

Con l’intitolazione di questa piazza, che si trova di fronte alla nostra scuola, il Comune di Fidenza ci ha fatto un dono grande e inaspettato. E’ a Don Giussani e ai suoi insegnamenti che si ispira la scuola Il Seme, nata qui a Castione 35 anni fa. Fu proprio Don Giussani a incoraggiarci in questo progetto. ‘I figli sono nostri ma non ci appartengono: ci sono dati da custodire, da venerare, da contemplare e su di loro c’è un progetto e un destino di grande felicità’, diceva Don Giussani. La sua presenza è vivida e attuale e si comunica di persona in persona. Questa piazza sarà un’ulteriore testimonianza della sua opera”, ha commentato il dirigente scolastico della scuola “Il Seme”, Daniela Marusi.

L’intitolazione di un luogo è carica di valore simbolico: è un’operazione che vuole imprimere in un luogo fisico il ricordo e i valori che una persona ha trasmesso. Oggi questa piazza è pregna di significato e ha il compito di lasciare memoria perenne dei grandi insegnamenti che Don Giussani ci ha lasciato. Da luogo d’incontro, la piazza di Castione diventa da oggi anche luogo di memoria, affetto e insegnamento e ci auguriamo che diventi il motore di una nuova e più viva coesione tra le varie realtà che operano nella nostra frazione”, ha detto Claudio Iannelli dell’Associazione Pro Castione Marchesi.

“Sono colpito dall’attenzione che l’Amministrazione comunale e la città hanno dedicato a Don Giussani come uomo che ha segnato un cambiamento della storia del ‘900. Don Giussani è patrimonio di tutti e non solo di Comunione e Liberazione. Don Giussani ci ha insegnato che le forze che cambiano il cuore di un uomo sono le stesse che possono cambiare la storia. Alla società occorrono uomini vivi che vogliano tuffare il cuore nella realtà, incontrare l’altro e dialogare con la libertà di tutti. Così si possono costruire ponti nuovi per una società migliore”, ha concluso Luigi Benatti, responsabile di Comunione e Liberazione dell’Emilia-Romagna.

Alla cerimonia erano presenti: Stefano Dondi di Comunione e Liberazione; Don Mario; l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi; l’assessore alle Attività produttive, Fabio Bonatti; Fausto Taiten Guareschi, abate del Monastero Fudenji di Fidenza; il sindaco di Polesine Zibello, Andrea Censi.

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