La programmazione e la struttura del teatro affidati ad ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna. Undici spettacoli tra prosa, commedia e danza, dalla rilettura di grandi classici come Macbeth di Shakespeare e Casa di bambola di Ibsen a testi di autori contemporanei. Tra i protagonisti, Franco Branciaroli, Ottavia Piccolo, Sandro Lombardi, Valter Malosti e Sabrina Impacciatore
Riaffermare la funzione pubblica del Teatro Magnani di Fidenza, inteso come luogo di cittadinanza e servizio educativo e culturale per il territorio: risponde a questa esigenza la decisione, presa dall’Amministrazione Comunale, di affidare al Circuito Multidisciplinare Regionale dell’Emilia Romagna di ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna, la programmazione e la struttura del Teatro.
Innovazione e tradizione le parole chiave che contraddistinguono il ricco cartellone previsto per la stagione teatrale 2016-2017: undici appuntamenti di grande qualità e adatti ad ogni tipo di pubblico, con la presenza di alcuni dei principali esponenti della scena teatrale italiana, senza dimenticare la magia della danza.
Dalla rivisitazione in forma di balletto di uno dei testi più noti e amati di William Shakespeare – di cui nel 2016 si celebra il 400nario della morte – ad una originale messa in scena che tratta tra prosa e musica il tema della censura in Italia nel corso degli anni, passando attraverso rielaborazioni di testi classici ancora di Shakespeare, di Henrik Ibsen e ancora più giù dello scrittore e retore greco Luciano di Samosata, testi tra dramma e commedia di autori contemporanei americani, austriaci, francesi, italiani per riflettere sui comportamenti degli uomini e sulla Storia con la ‘S’ maiuscola, spettacoli di tango ed escursioni nel teatro a metà tra prosa e comicità. Queste in poche righe le linee guida degli spettacoli che accompagneranno gli spettatori del Teatro Magnani di Fidenza da lunedì 12 dicembre 2016 sino a mercoledì 12 aprile 2017, tutti con inizio alle ore 21.00.
“A teatro tutti sono protagonisti: quelli che stanno sul palco nel loro ruolo ma anche quelli che stanno in platea e nei palchi, perché le emozioni che si vivono a teatro si costruiscono insieme. Noi siamo il soggetto gestore di questo teatro. E’ una nuova collaborazione che presentiamo con orgoglio e con la passione di una cosa che abbiamo costruito passo dopo passo insieme: un percorso su due stagioni composte da un numero di spettacoli superiore rispetto al passato e che vede la reintroduzione della danza che mancava da molti anni. Saremo impegnati ad offrire nuove opportunità a questo territorio, rispetto anche a un percorso di continua formazione ed educazione del pubblico, che è una delle mission che gli enti locali devono continuare a promuovere”, sottolinea la Presidente di Ater, Ilenia Malavasi.
“Nell’azione teatrale niente è scontato, anzi quanto ci appare immediato e semplice diventa complesso e problematico. Senza perdere le componenti essenziali dell’animo umano, la vita viene raccontata ora per frammenti e brandelli disgiunti, ora con una ricomposizione che tende all’armonia. Così è per le opere comprese nel cartellone della Stagione di Prosa del Teatro Girolamo Magnani per il 2016-2017. I rapporti e le relazioni umane ne sono naturalmente al centro perché, con concentrazione e leggerezza, si possa comprendere quanto tende a sfuggirci”, spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Maria Pia Bariggi.
Ad aprire la Stagione teatrale 2016-2017, come si diceva, sarà la danza lunedì 12 dicembre con il balletto in un atto unico Romeo e Giulietta ispirato all’omonimo dramma di William Shakespeare. Protagonisti sulla musica di Sergej Prokofiev i ballerini della Compagnia giovanile ‘Junior BallettO di ToscanA’, regia e coreografia di Davide Bombana che propone una rilettura della leggenda shakespeariana dei due infelici innamorati andandosi a sovrapporre all’eco della straziante e reale vicenda di Admira e Bosko – lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo – uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire dal macello di Sarajevo, durante la guerra che ha insanguinato i Balcani, una ventina di anni fa.
Ad inaugurare il nuovo anno 2017 teatralmente parlando saranno Valter Malosti – uno dei nostri più bravi e intelligenti ‘uomini di teatro’, qui anche in veste di regista – e Sabrina Impacciatore – nota attrice cinematografica e televisiva interprete tra gli altri dei film “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino nel 2001 e “Sei mai stata sulla luna?” di Paolo Genovese nel 2015 – protagonisti di Venere in pelliccia. Lo spettacolo in programma mercoledì 18 gennaio è tratto dalla pièce dell’autore americano David Ives, vincitrice di svariati Tony Award a Broadway e da cui Roman Polanski ha tratto nel 2013 l’omonima pellicola con Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Thomas Novachek è regista e autore di una nuova commedia ed è alla disperata ricerca di una protagonista per il suo adattamento del romanzo Venere in pelliccia (1870) dell’austriaco Leopold Von Sacher-Masoch. Alla fine di una giornata di inutili audizioni, improvvisamente, fuori tempo massimo, arriva come un uragano Wanda Jordan. Su tacchi altissimi, vestita in modo volgare, apparentemente inadeguata e fuori parte, costringe il regista a farle un’audizione… Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco elettrizzante di seduzione, potere e sesso tra due pure belve del palco. Un duello teatrale in cui sfumeranno pian piano i confini tra realtà e finzione.
Mercoledì 25 gennaio a calcare le scene del Teatro Magnani di Fidenza sarà il grande Franco Branciaroli, regista e interprete assieme tra gli altri alla giovane ma già affermata Valentina Violo del Macbeth di William Shakesperare. “Il “Macbeth” è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali e dell’ambiguità, del caos, della distruzione che ne consegue” scrive Branciaroli nelle note di regia.
Una commedia scoppiettante, ricca di colpi di scena, Le Prenom (Cena tra amici) con la regia di Antonio Zavatteri in programma mercoledì 1 febbraio. Rappresentato a Parigi nel 2010, Le prénom, ottenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori (il film uscì in Italia con il titolo “Cena tra amici”). Tre anni dopo, Francesca Archibugi ne fece un nuovo adattamento cinematografico con il titolo “Il nome del figlio”. Una serata conviviale come tante altre tra cinque amici quarantenni. Tutti appartenenti alla media borghesia. Quella sera, uno di loro comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche…
Sono due dei migliori attori del teatro italiano, Sandro Lombardi e Massimo Verdastro, gli interpreti de L’apparenza inganna, uno dei testi emblematici del drammaturgo austriaco Thomas Bernhard messo in scena da Federico Tiezzi che arriva al Teatro Magnani di Fidenza mercoledì 15 febbraio. In un vecchio appartamento di Vienna, tra vecchi mobili scomodi, ricolmi di abiti e scarpe, e disseminato di vecchie fotografie, un vecchio signore in maglietta e mutande striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie. Il vecchio signore è Karl, che attende la visita di suo fratello Robert. Sono entrambi anziani. Sono stati l’uno giocoliere, l’altro attore. Adesso sono in pensione. Si fanno visita regolarmente ogni martedì e ogni giovedì. Il martedì è Robert che va da Karl, il giovedì Karl rende la visita a Robert. Costruito secondo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi, L’apparenza inganna (del 1983) racconta due solitudini: atroci, dolorose ma anche ridicole e beffarde.
Di nuovo protagonista la danza, mercoledì 22 febbraio, con lo spettacolo PassionTango con regia e coreografie di Luciano Padovani della Compagnia Naturalis Labor. Unire due corpi in uno, in un fremito di passione. E’ l’ illusione che regala il tango con il suo gioco di gambe che si allacciano in ganci e mezzelune, di piedi che disegnano semicirconferenze complementari sulla pista della milonga, di teste che si confrontano in un unico profilo. PassionTango è un gioco di seduzione velato di nostalgia, intreccio di sguardi e tocchi leggeri, tra languidi abbandoni e scatti repentini il tutto coniugato in coreografie di tango che sapranno esaltare e appassionare il pubblico.
Si ritorna ad un classico della prosa, Casa di bambola – il dramma forse più famoso e amato di Henrik Ibsen – mercoledì 1 marzo: tra gli interpreti Valentina Sperlì e Danilo Nigrelli, adattamento e regia di Roberto Valerio (anche in veste di attore). Quando nel 1879 Casa di bambola fu rappresentato per la prima volta, suscitò scandalo e polemica ovunque per la sua lettura come esempio di un femminismo estremo; tanto che in Germania Ibsen fu addirittura costretto a trovargli un nuovo finale, perché l’attrice protagonista si rifiutava di impersonare una madre da lei ritenuta snaturata. La rilettura di Valerio, attraverso una riscrittura e rielaborazione scenica del testo, approda ad uno spettacolo dove il centro è ‘il dramma nudo’, spogliato di bellurie ottocentesche e convenzioni borghesi.
Berlino, circa vent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cui il Governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania est), decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare liberamente dall’altra parte del “muro” che fino ad allora aveva diviso in due la città, il paese e il mondo intero. Due i personaggi: il padrone di casa, Hilder, e Ingrid, la donna cui egli presta soccorso. La chiave di lettura di Enigma – lo spettacolo scritto da Stefano Massini e interpretato da Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi (che firma anche la regia) in programma al Magnani mercoledì 8 marzo – sta nel sottotitolo: “niente significa mai una cosa sola”. Decifrare di volta in volta il senso della vicenda, sia personale che collettiva, che lega i due personaggi, che svela i loro caratteri e la natura complessa della loro relazione, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi ma, attraverso la suspense del gioco teatrale, anche e soprattutto il pubblico. La posta in gioco? Penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.
Mercoledì 22 marzo con Nuova Barberia Carloni di Teatro Necessario il Teatro Magnani si trasformerà in una vecchia bottega di barbiere di provincia come quelle di una volta, con la platea grande sala d’attesa alla mercè di tre aspiranti barbieri/musicisti/comici: Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori per la regia di Mario Gumina ricreeranno l’atmosfera di quei tempi non troppo lontani in cui il barbiere cantava, suonava, serviva da bere, consigliava…
E’ ispirato ad uno dei testi più famosi di Luciano di Samosata – scrittore e retore greco antico di origine siriana, celebre per la natura arguta e irriverente dei suoi scritti satirici, esponente della seconda sofistica, e simpatizzante dell’epicureismo – Dialoghi degli dei di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia, in cartellone mercoledì 29 marzo. Dialoghi degli dei: un divertissement squisitamente letterario, in cui l’autore, attingendo dal patrimonio del mito, offre una rappresentazione originale, ironica, sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica. Gli scontri “familiari” tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo resistono alla sfida del tempo, continuando a farci sorridere, ergendosi anzi a topos di molti meccanismi che animeranno poi la commedia moderna. È sorprendente come, a distanza di secoli, questi Dialoghi continuino a “intrattenere” l’ascoltatore: queste deliziose miniature, cesellate in un fraseggio agile ed arguto, continuano ad essere “discorsi per far passare il tempo”. Insieme per la prima volta I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica – con il sostegno della Compagnia Lombardi-Tiezzi – si interrogano proprio sul senso profondo della parola “intrattenimento”, alla divertita ricerca di forme desuete per “passare il tempo”.
A chiudere la Stagione 2016-2017 del Teatro Magnani di Fidenza sarà, mercoledì 12 aprile, un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, Carlo Lucarelli, protagonista con i musicisti Marco Caronna e Alessandro Nidi di Controcanti – L’Opera buffa della censura. Uno spettacolo originale e divertente che affronta da una visuale inconsueta il problema della censura. Due musicisti, un po’ cialtroni e in fuga da una qualsiasi dittatura, si rifugiano in uno scantinato. Lì dentro trovano uno scrittore, fuggito per motivi ben più seri. Lo scantinato sembra essere un rifugio clandestino, di epoca fascista, con un vecchio microfono e una vecchia radio… Per trasmettere o per ascoltare. I tre scoprono documenti che provano che da quel seminterrato si denunciavano gli orrori tragicomici della censura dell’epoca: lo scrittore li conosce, li commenta, li racconta. Parte così un viaggio semiserio tra le musiche che hanno osato lo sberleffo al regime. Ma poi i due musicisti e lo scrittore scoprono che il microfono funziona ancora. E non solo, ma che anche la censura ha continuato il suo stupido cammino. Tra misteri svelati dallo scrittore, canzoni accennate dai musicisti, un esterno che si manifesta con rumori sinistri e con ospiti inattesi, continua il viaggio dei tre fuggiaschi…
Si comunica che, per la Stagione di Prosa 2016-2017, non sarà applicato il diritto di prelazione per gli abbonati 2015-2016. Il diritto di prelazione potrà essere esercitato nelle stagioni 2017-2018 e 2018-2019 dagli abbonati della stagione 2016-2017.
La vendita degli abbonamenti si svolgerà domenica 6 novembre 2016 dalle ore 8.00 alle ore 12.00 (con apertura del teatro alle ore 3.00 e distribuzione dei numeri di arrivo), lunedì 7 novembre e martedì 8 novembre 2016 dalle ore 10.00 alle ore 12.00, da mercoledì 9 a venerdì 11 novembre 2016 dalle ore 17.00 alle ore 19.00, sabato 12 novembre 2016 dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Ogni persona potrà acquistare al massimo quattro abbonamenti per la platea oppure un numero di abbonamenti corrispondente ai posti disponibili nel palco prescelto. Abbonamento non rimborsabile in caso di spettacoli non fruiti. Si può effettuare l’abbonamento presso la biglietteria del Teatro Magnani in piazza Verdi 1 a Fidenza o tramite la biglietteria online sul sito www.vivaticket.it dal 7 al 12 novembre 2016.
Ufficio stampa per ATER:
Gianluigi Lanza – cellulare 3493432989 – mail stampacircuito@ater.emr.it