SICUREZZA: PIU’ POTERI AI VIGILI, C’E’ L’OK DEL GOVERNO. IL SINDACO: “PREMIATA LA NOSTRA PROPOSTA”

Dettagli della notizia:

Data:

23 Febbraio 2016

Tempo di lettura:

3 min

Annunciato il regolamento che permette accesso alle banche dati delle Forze dell’Ordine.

Massari: “Abbiamo smosso le acque”

La deputata Maestri: “Provvedimento molto atteso”

L’assessore Malvisi: “Potremo conoscere i dati dei fermati in tempo reale”

 

Fidenza, 23 febbraio 2016 –Ci avevamo visto giusto e abbiamo contribuito a smuovere le acque: il Governo ha annunciato che sta completando un regolamento che permetterà alla Polizia Municipale di poter, finalmente, utilizzare la banca dati delle Forze dell’Ordine. Proprio come chiedeva l’interrogazione parlamentare promossa a fine 2014 dalla deputata Patrizia Maestri, partendo dalla nostra sollecitazione”.

 

Lo ha annunciato il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, nel corso di un incontro istituzionale in Municipio con la deputata parmigiana e l’assessore alla Sicurezza Davide Malvisi.

 

Così si costruisce una reale integrazione tra tutti gli operatori della Sicurezza pubblica e si colma un vuoto che per certi versi era imbarazzanteasserisce il Sindaco. E’ un passo avanti molto importante, per quanto non sia ancora la conclusione di questa vicenda. Per spiegare ai cittadini di cosa si tratta, faccio un esempio: un poliziotto municipale blocca ai giardini una persona che molesta i cittadini. Fermata, la persona esibisce documenti che oggi la Pm non può accertare sul posto, perché le regole d’ingaggio sono fuori dal tempo. Bisogna coinvolgere nell’iter i Carabinieri o la Polizia, i tempi lievitano e una cosa semplice diventa complessa e toglie forze da dove davvero servirebbero. E così una persona con documenti falsi, un latitante, un criminale aumentano la possibilità di farla franca”.

 

La questione è semplice: abbiamo una Polizia Municipale che lavora, che ferma veicoli e persone ma non può accedere alla banca dati delle Forze dell’Ordine che permette di conoscere in tempo reale identità, precedenti del fermato e se questi sia latitante, pregiudicato o clandestinorimarca Malvisi –. Una situazione limitante che spesso lega le mani ai nostri agenti. Vista la penuria di risorse statali, serve la massima collaborazione e il Comune vuole fare la sua parte. Non credo ad un uso della Pm solo per gli interventi legati al Codice della Strada, ma ci sia data la possibilità di essere efficaci”.

 

Chiarissima la posizione dell’Onorevole Maestri: “Parliamo di un provvedimento molto atteso dai Corpi di polizia locale, cui viene chiesto sempre più spesso di sopperire alle carenze d’organico delle forze di polizia nazionale, senza però riconoscere loro tutti gli strumenti operativi, a cominciare dalle informazioni essenziali e di rapido accesso sull’identità e i precedenti eventuali delle persone fermate. Ho posto tale questione con una interrogazione al Ministro dell’Interno e altri colleghi hanno riaffermato questa necessità con nuove iniziative. Recentemente il sottosegretario Domenico Manzione, intervenendo alla Camera, ha chiarito che è in avanzata fase di predisposizione il tanto atteso regolamento che modifica il Decreto del Presidente della Repubblica numero 378 del 1982. Siamo ad un passo dalla meta e ora viene il bello: è necessario marcare stretto il Governo perché tenga fede alla tempistica annunciata”.

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