“LA GRANDE GUERRA NELLO SGUARDO DI UN SOLDATO”: UNO SPACCATO SULLA VITA IN TRINCEA E UN PATRIMONIO CHE ARRICCHISCE OF ORSOLINE FIDENZA

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Data:

12 Maggio 2015

Tempo di lettura:

4 min

E’ stata inaugurata negli spazi del Museo “Musini”

la mostra permanente che celebra il Centenario della prima guerra mondiale

 

Fidenza, 12 maggio 2015 – Ha riscosso un grande successo di pubblico la mostra permanente “La Grande Guerra nello sguardo di un soldato: le vignette e le foto di Nullo Musini”, con la quale Fidenza celebra il Centenario della prima guerra mondiale, inaugurata sabato negli spazi del Museo del Risorgimento “Luigi Musini” a OF Orsoline Fidenza.

La mostra – dall’alto valore storico per l’eccezionalità delle immagini che ritraggono la realtà della vita di trincea dei soldati italiani e la rarità di alcune riviste di trincea appartenenti al Fondo Musini (delle quali sono già esposte al Museo “Musini” alcune prime pagine) – ha ottenuto il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale.

Nullo Musini (Borgo San Donnino 1883-1967), figlio del garibaldino Luigi, si laureò nel 1907 in Medicina e Chirurgia a Parma. Nel 1908 partì volontario per Messina, devastata dal terremoto. Pur senza avere mai compiuto studi di disegno rivelò eccezionali doti di caricaturista. Partecipò alla Prima guerra mondiale con il grado di tenente e, accanto al suo operato di medico, trovò il tempo per dedicarsi alla caricatura giornalistica collaborando con i giornali di trincea che venivano diffusi tra le truppe.

Attratto dalla fotografia fin da ragazzo (aveva frequentato giovanissimo lo studio del fotografo fidentino Achille Coen), dopo aver realizzato alcune tra le più belle e famose immagini di Borgo (le donne al Puzon, i danni alla città dopo i bombardamenti aerei del 1944), documentò con oltre mille negativi la vita sul fronte durante la Grande guerra. Le immagini ritraggono episodi di vita quotidiana, dalla mensa degli ufficiali, ai fedeli animali da compagnia e da soma dei soldati, alle visite in trincea di Vittorio Emanuele III. Lontane dalla retorica ufficiale e dalle pose accademiche, le fotografie sono una testimonianza della vita quotidiana dei soldati.

A corredo delle foto è stata allestita anche una piccola sezione dedicata alle vignette che Nullo Musini ha realizzato sui giornali di trincea. Il fenomeno del giornale di trincea è strettamente legato alla dura vita dei soldati al fronte e al tentativo di alleviare in qualche modo le loro pene. Stampato direttamente in zona di guerra da personale militare, necessitava per essere diffuso del beneplacito dell’autorità competente ed era spesso sede e sfogo di una moderata satira e in questo tollerato; all’inizio del conflitto la diffusione avveniva a livello di reggimento, i temi erano umoristici, ricreativi, talvolta culturali. I mezzi erano assai modesti e la tiratura limitatissima, il che ha comportato la perdita completa di molte di queste pubblicazioni. Per questo motivo è ancora più importante la collezione di riviste di trincea della Grande guerra possedute dalla biblioteca comunale, in quanto oltre alla loro rarità, Nullo Musini è stato il caricaturista di alcune pagine, a fianco di autori come Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Giuseppe Ungaretti…

Le foto e le vignette di Nullo Musini ci mostrano uno spaccato della vita al fronte: ci aiutano a comprendere quanto fosse dura e come gli uomini sentissero la necessità di evadere dalla sofferenza e dalla violenza. Quello che possiamo ammirare è un ritratto non solo storico ma anche umano, che ci fornisce un quadro d’insieme veramente prezioso. Inauguriamo la mostra, che arricchirà in modo permanente il Museo del Risorgimento, in concomitanza con la Giornata dell’Europa: credo che i contenuti della mostra ci invitino a riflettere sul significato della guerra e sul valore della pace. Il riconoscimento dell’alto valore storico che ha ricevuto la mostra, ottenendo il logo delle celebrazioni del Centenario della Prima guerra mondiale, ha premiato il lavoro di ricerca dell’Ufficio cultura, che ci ha permesso di valorizzare questo patrimonio”, ha detto il vicesindaco con delega alla Cultura, Alessia Gruzza.

Presenti alla cerimonia inaugurale: il presidente del Consiglio comunale, Amedeo Tosi, e il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Parma, Marco Minardi.

 

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