Come cambiano i luoghi in cui viviamo? Come evolvono gli strumenti che regolano questo cambiamento? L’attuale strumento urbanistico vigente, il PSC, si appresta a diventare PUG, Piano Urbanistico Generale, lo strumento di pianificazione e governo del territorio comunale definito dalla Legge Regionale n° 24 del 2017.
Perché il PUG? Perché introduce alcuni obiettivi di assoluta novità che si possono così riassumere.
Contenere il consumo del suolo, inteso quale bene comune e risorsa non rinnovabile; il suolo, con le infrastrutture verdi, svolge funzioni importanti per l’ambiente urbano e produce i servizi ecosistemici indispensabili per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Favorire la rigenerazione urbana dei territori urbanizzati e il miglioramento della qualità urbana ed edilizia, con particolare riguardo alle condizioni di vivibilità delle aree urbane anche in termini di qualità ambientale ed ecologica. Con la rigenerazione urbana la legge indica chiaramente l’obiettivo di riqualificare la città esistente, di sviluppare i servizi per la vita delle popolazioni e di coinvolgere le comunità locali nelle scelte di trasformazione.
Infine tutelare e valorizzare il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche favorevoli al benessere umano e alla conservazione della biodiversità e di habitat naturali.
Considerata l’importanza degli elementi in gioco e la prassi ormai consolidata di amministrare una Comunità incentivando la partecipazione dei cittadini nella costruzione condivisa delle strategie e degli obiettivi che caratterizzano i più rilevanti progetti comunali, si è valutato di affiancare all’iter amministrativo un processo partecipativo sul modello di quelli che hanno riguardato il sistema delle aree verdi del quartiere Europa, il nuovo complesso scolastico di Villa Ferro, la rigenerazione degli ex Licei, l’accessibilità fisica e partecipata del Parco dello Stirone, per concludersi nella fase più recente con il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC).
L’obiettivo è quello di condividere le scelte, avviando un dialogo che va oltre la stesura del PUG e ad immaginare insieme proposte per il suo assetto futuro, per arrivare ad interpretare e rappresentare il più possibile la domanda che dalla società civile viene rivolta agli amministratori. Singoli cittadini e gruppi di rappresentanza dei vari settori della società civile saranno, infatti, chiamati a segnalare le tematiche ed i luoghi più rilevanti del nostro territorio e ad avanzare proposte per il suo assetto futuro.
Questo importante percorso ha avuto inizio sabato 18 novembre all’Ex Macello di via Giuseppe Mazzini 3 a Fidenza, che per l’occasione è stato ribattezzato “Casa del Piano” in quanto luogo privilegiato degli eventi del percorso partecipativo, e prosegue fino alla fine di febbraio 2024.
Chi non ha partecipato ad alcuni appuntamenti non si faccia problemi, è possibile allinearsi con lo stato dell’arte dei lavori in poco tempo, e l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di ampliare il più possibile il percorso partecipativo che porterà all’adozione del nuovo Piano Urbanistico Generale di Fidenza.