“Con l’ultimo voto del Consiglio, si apre la fase finale nella quale intendiamo acquisire al patrimonio comunale ben 271 alloggi della proprietà indivisa della cooperativa Di Vittorio, esercitando le prerogative e le possibilità che sono offerte dalla legislazione vigente in materia di edilizia residenziale pubblica convenzionata e agevolata. Parliamo di una delle più importanti operazioni di protezione sociale mai realizzate a Fidenza”.
Così il Sindaco Andrea Massari presenta la deliberazione che vede il Comune di Fidenza pronto ad investire 9.4 milioni di euro attraverso un mutuo della durata di 29 anni, attivato presso Cassa Depositi e Prestiti. Un risultato possibile considerando la natura peculiare di questi alloggi, realizzati dalla cooperativa grazie a rilevanti contributi dello Stato e della Regione, ricevuti sulla base di norme ben precise per l’edilizia convenzionata-agevolata.
Parliamo
di 11.6 milioni di euro arrivati nel corso degli anni
dall’Emilia-Romagna per i 483 alloggi presenti sul territorio
parmense. Solo considerando i finanziamenti più recenti, per gli
alloggi a Fidenza la cooperativa ricevette 6.1 milioni di euro.
“Fidenza
ha sempre investito molto per garantire l’accesso pubblico alla
casa, il bene più prezioso che possa offrire una Comunità –
prosegue
Massari –.
Lo dimostrano i nostri 700 alloggi popolari, un numero straordinario
reso possibile dalle radici solidali della nostra città. Città che
unica insieme a Parma è riconosciuta nel territorio provinciale ad
“alta tensione abitativa”. Oggi lo dimostra, una volta di più,
questa operazione che va ad ampliare l’ombrello protettivo per le
famiglie fidentine, in un momento in cui ci sono tante difficoltà
economiche e sociali”.
L’ACCORDO CON IL FONDO PRIVATO
Definite le risorse, ora si punta a raggiungere l’obiettivo anche attraverso un accordo con il Fondo di investimento privato che nel novembre scorso, al terzo tentativo d’asta, se lo è aggiudicato. La tenacia del Comune di Fidenza, determinato a difendere il perimetro pubblico dell’indivisa, ha permesso di sbloccare la situazione, evitando che i 271 alloggi – di buona qualità e collocati in aree di elevata qualità, all’interno dei quartieri più rinomati del territorio – finissero, di fatto, sul mercato privato. Siglato l’accordo, il Giudice delegato che ha seguito il fallimento della cooperativa, trasferirà direttamente al Comune la titolarità del patrimonio.
I VANTAGGI SOCIALI
Il
Comune di Fidenza dispone ad oggi di oltre 700 case popolari,
destinate a nuclei familiari con una situazione sociale molto
delicata.
I 271 alloggi della proprietà indivisa Di Vittorio
coprirebbero le esigenze di Edilizia Residenziale Sociale, da
impiegare per dare risposte abitative alle famiglie che possono
permettersi il pagamento di un canone d’affitto più elevato e che
hanno fatto una scelta di non essere proprietari delle loro
abitazioni ma di essere in regime di assegnazione e godimento
permanente. Finito il loro godimento, gli alloggi potranno essere
riassegnati dal comune ad altri nuclei familiari che rispettano
analoghi requisiti.
UN’OPERAZIONE CHE SI RIPAGA E GENERA BENEFICI
In termini economici, l’acquisizione al patrimonio comunale dei 271 alloggi si dimostra molto conveniente. Il mutuo attivato dal Comune ammonta, nei suoi 29 anni, a 9.4 milioni di euro. Nello stesso periodo l’introito degli affitti versati dagli assegnatari sarebbe di 32 milioni di euro. Anche considerando le necessarie spese per il mantenimento efficiente degli alloggi e gli interventi del caso, al Comune di Fidenza andrebbero ampie risorse da reinvestire, ogni anno, a favore delle famiglie e delle imprese.
RISPETTATO L’IMPEGNO CON GLI INQUILINI
In seguito al fallimento della Di Vittorio, decretato dal Tribunale di Parma nel gennaio 2015, era diventata considerevole la preoccupazione delle famiglie che abitano negli alloggi della proprietà indivisa. Alloggi che sono il pezzo sano e pregiato della Cooperativa. L’Amministrazione comunale ha sempre inteso fare da scudo a queste famiglie, operando per mantenere nel perimetro pubblico il patrimonio immobiliare costruito, come detto, grazie agli ingenti finanziamenti pubblici giunti sulla base dei programmi di finanziamento previsti dalle leggi nazionali e regionali e ai corrispettivi pagati dagli assegnatari.