Si è concluso con la consegna dei patentini il progetto avviato dalla polizia municipale
in collaborazione con le scuole materne ed elementari
Fidenza, 18 giugno 2015 – Sono 300 i “neopatentati” fidentini in educazione stradale che hanno ultimato il progetto “La strada che vorrei”, promosso e organizzato dalla Direzione Didattica “De Amicis”, in collaborazione con la Polizia Municipale dell’Unione Terre Verdiane. Il Distretto della Polizia Municipale di Fidenza è tra i primi in Emilia-Romagna ad aver adottato il “patentino” di pedone o ciclista per i bambini che hanno partecipato al programma didattico di educazione stradale.
Il progetto, che ha visto impegnati gli agenti Michele Muscillo, Simona Brugnoni, Katia Furlotti ed Sara Artoni, è stato strutturato in due moduli: le lezioni teoriche in classe sulle funzioni della Polizia Municipale, i tipi di segnaletica, i principali segnali orizzontali e verticali, le segnalazioni manuali degli agenti; e le lezioni pratiche “in strada” a piedi o in bicicletta nel centro città e nelle piste ciclopedonali per imparare il corretto utilizzo della strada sia come pedoni che come ciclisti.
Al progetto hanno partecipato: la scuola dell’infanzia “Don Milani”, la scuola dell’infanzia “De Amicis”, la scuola primaria “Ongaro-Cremonini”, la scuola primaria “Collodi” e la scuola primaria “De Amicis”, per un totale di 31 ore di lezioni teoriche e pratiche nelle scuole primarie e 7 ore di lezioni nelle scuole dell’infanzia.
“Ho aderito subito all’iniziativa ritenendola un’eccellente opportunità per supportare il più grande progetto di educazione alla legalità. – ha spiegato il Comandante della Polizia Municipale Luciano Soranno – Legalità e responsabilità, infatti, non sono solo connesse alla sicurezza stradale, ci accompagnano anche negli altri momenti della nostra vita ed è per questo che lavorare fin dalla scuola dell’infanzia risulta estremamente utile affinché si possano formare giovani consapevoli, capaci di affrontare il quotidiano, nel rispetto delle regole, della propria vita e di quella altrui”.