Nasce a Fidenza uno dei primissimi progetti in Italia a tutela del lavoro nelle gare d’appalto
Fidenza, 8 maggio 2015 – L’Amministrazione comunale di Fidenza dice addio alle offerte al ribasso negli appalti a favore di una scelta di civiltà. Prende vita a Fidenza uno dei primissimi progetti a livello nazionale di applicazione di clausole sociali nelle gare d’appalto per la gestione della viabilità e del verde. Le clausole sociali rappresentano un incentivo alla creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato e all’impiego di lavoratori socialmente utili.
“Il Comune di Fidenza, tra i primissimi casi a livello nazionale, applicherà a partire dalle gare d’appalto della gestione del verde e della viabilità (e a seguire tutte le altre che partiranno) criteri che daranno punti decisivi alle offerte che prevederanno l’assunzione con Contratti nazionali, tra gli altri, di lavoratori disoccupati da almeno 2 anni, lavoratori svantaggiati, lavoratori di cooperative sociali di tipo B. Misure che si accompagnano alla presa di posizione del Comune in favore di una scelta di civiltà: anche nella manutenzione della Città, Fidenza dice no alle gare col criterio esclusivo del massimo ribasso”, ha spiegato oggi l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto.
“Insieme alle Organizzazioni Sindacali, che voglio ringraziare per la passione e la competenza dimostrata in questi mesi di lavoro spalla a spalla, abbiamo scritto una pagina importante per il sostegno all’occupazione. A breve la Giunta darà il via libera alle due gare d’appalto per la gestione della viabilità e del verde varando le clausole sociali. Vale a dire che i punti che si possono conquistare rispettando questi criteri arrivano almeno al 20% della parte migliorativa dell’offerta (quindi svincolata dal prezzo), una quota davvero significativa e per nulla uno spot.
Il fattore prezzo non peserà mai più del 30% del totale, lasciando il confronto aperto, in modo ampio, agli aspetti qualitativi e migliorativi dei progetti (il 50% dei punti) delle imprese che parteciperanno alle gare”, ha sottolineato Malvisi.
L’assessore al Welfare, Alessia Frangipane ha rilevato, inoltre, che “il Comune di Fidenza si mette alle spalle logiche assistenzialistiche e di gestione passiva del problema occupazionale. Non è con un voucher che risolviamo i problemi di chi cerca lavoro e delle loro famiglie, ma costruendo, passo dopo passo, condizioni strutturali, proprio come quelle che oggi sono presentate e che rappresentano una vera e sostanziale innovazione. Innovazione che si è resa possibile nel segno del dialogo con le parti sociali, vorrei evidenziarlo ancora una volta”.
Soddisfazione è stata espressa dalle Organizzazioni Sindacali che hanno accolto con favore la proposta del Comune e hanno collaborato alla definizione delle clausole.
“Abbiamo condiviso da subito questo progetto e abbiamo contribuito alla definizione delle clausole. Non si può rispondere all’emergenza lavoro con un eccesso di precarietà. E’ un segnale forte che auspichiamo possa applicarsi anche al privato sia per quanto riguarda le clausole sociali, sia per il superamento del criterio del massimo ribasso che, tra gli aspetti negativi, favoriva anche le infiltrazioni mafiose”, ha detto il segretario responsabile della Camera del Lavoro CGIL di Fidenza, Vincenzo Vassetta.
“Sono tre gli aspetti positivi di questo progetto. Innanzi tutto le clausole sociali sono una forma concreta di solidarietà. In secondo luogo, le assunzioni proposte prevedono Contratti di lavoro nazionali e sappiamo che nel privato si presentano situazioni contrattuali spesso molto complicate. Terzo aspetto altrettanto importante è che privilegiare la qualità nei criteri di scelta significa tutelare la qualità del lavoro”, ha commentato la segretaria FAI CISL Parma, Barbara Troise Rioda.
“E’ un aiuto concreto ai lavoratori e alle famiglie in un periodo così difficile. Speriamo che l’iniziativa del Comune di Fidenza possa essere presa come esempio da altre realtà”, ha detto il referente UIL di zona, Paolo Carpi.