Asili a Fidenza, entro il 2026 +48% di posti disponibili

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L'assessore all'Istruzione Stefano Boselli: “Un risultato che consentirà di azzerare le liste di attesa”
Data:

08 Aprile 2024

Tempo di lettura:

4 min

La politica adottata in questo mandato è stata quella di favorire il massimo accesso ai servizi educativi aumentando i posti disponibili e facendo in modo al contempo di agevolare il più possibile la riduzione dell’effettivo onere economico a carico delle famiglie, sempre mantenendo elevatissima la qualità delle nostre strutture“.

Così l’assessore all’Istruzione Stefano Boselli ha sintetizzato cinque anni di impegno sul fronte 0-6 anni in un momento in cui molte amministrazioni comunali si trovano a dover fare i conti con liste d’attesa per l’accesso ai servizi, in alcuni casi con numeri molto consistenti.

A Fidenza, il trend di aumento di disponibilità dei posti pubblici complessivi all’interno delle tre strutture di nido (Aquilone, Girotondo ed Albero magico) è stato invece costante. Si è infatti passati dai 154 posti disponibili nell’anno educativo 2021-2022 ai 165 dell’anno in corso, posti che potranno aumentare fino a 186 da settembre 2024, con la creazione della nuova sezione di nido Aquilone all’interno del nuovo polo per l’infanzia, e fino a ben 228 nell’anno educativo 2026-2027 con l’ampliamento del nido Girotondo.

Si tratta complessivamente – aggiunge Boselli – di un aumento del 48% dei posti nido disponibili, un risultato che ci consentirà addirittura di azzerare in base ai numeri attuali, e con un buon margine, le liste di attesa per la fascia 0-3 anni. Per la fascia 3-6 anni le liste di attesa verranno invece azzerate già dall’anno educativo 2024-2025 con l’avvio della nuova sezione di scuola dell’infanzia all’interno del Polo dell’Infanzia. Per quanto riguarda poi l’offerta – altrettanto importante per famiglie e bimbi – dei servizi estivi 0-3, le liste d’attesa erano state pressoché annullate già nell’estate 2023, oltretutto con un’estensione dei servizi anche nel mese di agosto.

Credo di poter dire che si tratta di risultati di assoluto rilievo, che dimostrano quanto il settore stia a cuore all’Amministrazione non solo per andare così sempre più incontro alle esigenze di conciliazione dei tempi vita-lavoro delle famiglie ma soprattutto per la grande importanza che attribuiamo all’attività educativa ed alla socializzazione per i nostri bimbi fin dalla più tenera età“.

Attenta anche la gestione dei costi delle rette, calmierate e stabili dall’anno educativo 2019-2020, salvo un piccolo adeguamento Istat che entrerà in vigore il prossimo anno.

Un grosso impegno che l’Amministrazione ha ritenuto di assumere – continua l’assessore Boselli – è stato quello di convertire il sistema di tariffazione passando dal metodo “a scaglioni”, con l’applicazione cioè delle rette in base alla sola fascia ISEE di appartenenza, al metodo basato sull’interpolazione dell’ISEE lineare, strumento che permette di individuare “al centesimo” il costo di compartecipazione alla spesa in proporzione all’effettivo coefficiente di reddito dell’utente, superando così la logica delle “fasce” e della indifferenziazione di tariffazione all’interno di esse. Mediante poi la partecipazione del Comune a finanziamenti quali “Al nido con la regione” e la possibilità per molte famiglie – debitamente pubblicizzata – di fruire di ulteriori agevolazioni quali i contributi INPS dedicati si può giungere in concreto per i redditi bassi e medi fino al totale azzeramento delle rette“.

“Il principale punto di forza dell’offerta – conclude l’Assessore -, al di là dei numeri, sicuramente importantissimi, rimane il costante impegno per assicurare la continua crescita della qualità dei servizi. Attraverso la dimensione collegiale, le progettualità inclusive, la formazione permanente del personale, il coordinamento pedagogico e la partecipazione attiva delle famiglie alla vita del nido, elementi tutti che caratterizzano il servizio, le diverse dimensioni che costituiscono l’identità dei nidi si armonizzano dando luogo ad un’offerta di qualità, flessibile e sempre aperta all’innovazione, quale, da ultima, la creazione del Polo dell’Infanzia per un’ulteriore “continuità verticale” dell’offerta educativa. Nasce da questa logica e da questi importanti interventi quella alleanza tra amministrazione, personale educativo e famiglie che da anni consente la presenza a disposizione del territorio di un sistema che cresce costantemente e che ha saputo così superare anche prove molto difficili, non ultima quella legata alla pandemia del 2020“.

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