BIORISANAMENTO, RIVEGETAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DI SUOLI INQUINATI. A FIDENZA UN PROGETTO INNOVATIVO

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Data:

09 Settembre 2016

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4 min

A Fidenza un modello europeo per restituire alla città nuovi spazi verdi

Un grande progetto scientifico finanziato dall’Unione Europea con circa 970.000 euro oggi è stato inaugurato pubblicamente con il kick-off meeting al Teatro Magnani di Fidenza, città sede di uno dei più importanti interventi di bonifica ambientale a livello nazionale.

Si chiama LIFE BIOREST ed è un progetto nato dalla collaborazione tra il Consorzio Italbiotec e i partner Actygea Srl, l’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia – ARPAE, l’Università degli Studi di Torino, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Agencia Estatal Consjeio Superior de Investigaciones Cientificas (Spagna) e SAAT GRAND EST (Francia).

 

Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE “Environment and Resource Efficiency”, il progetto LIFE BIOREST ha la finalità di dimostrare l’efficacia di un metodo biologico di riqualificazione di suoli inquinati da sostanze chimiche come idrocarburi e derivati della lavorazione del greggio e del benzene, che rappresentano in Europa il 45% del totale dei contaminanti. Un metodo basato sull’uso di batteri e funghi naturalmente presenti nel suolo contaminato, al fine di validare un modello applicativo esportabile a livello regionale, nazionale e comunitario.

 

Le attività sperimentali saranno condotte presso il Sito di Interesse Nazionale (Sin) “ex-Carbochimica”, grazie al supporto del Comune che metterà a disposizione infrastrutture e spazi già interessati da altre attività di bonifica.

 

L’investimento complessivo di quasi 1,8 milioni di euro, sostenuto da un contributo europeo di circa 970.000 euro, consentirà di proporre un protocollo di bonifica e successiva rivegetazione compatibile con l’uso pubblico del suolo e di sostenere le attività della Pubblica Amministrazione e degli Enti Local in tema di tutela del suolo e salvaguardia delle risorse del territorio.

 

LIFE BIOREST proporrà una serie di attività di comunicazione e disseminazione dei risultati in stretta collaborazione con la città di Fidenza, attraverso l’organizzazione di workshop tematici, attività di informazione e di educazione anche con il diretto coinvolgimento delle scuole e dei cittadini.

 

Per Andrea Massari, Sindaco di Fidenza, l’esperienza della grande bonifica del Sin Fidenza e segnatamente della ex Cip-Carbochimica rappresenta un fatto straordinario per il nostro territorio e per il messaggio che trasmette: intorno ad una grave emergenza ambientale, il lavoro congiunto delle Istituzioni può realizzare obiettivi straordinari in termini di innovazione e modernizzazione, restituendo alla collettività luoghi davvero aperti ad una nuova stagione di crescita sostenibile”.

Si tratta di un obiettivo “supportato da concretezza amministrativa e capacità progettuale cui hanno creduto fino in fondo il Governo, la Regione e la Provincia – osserva il Sindaco –. Un obiettivo su cui oggi scommette anche l’Unione Europea e, a maggior ragione, quello che oggi si applica a Fidenza rappresenta a tutti gli effetti un modello che mettiamo a servizio di tutti, con un respiro internazionale che credo sia motivo di vanto per la nostra provincia”.

 

Paola Gazzolo, assessore alle Politiche Ambientali della Regione Emilia-Romagna, spiega che “la bonifica del Sin Fidenza non è una buona intenzione ma è un fatto vero e straordinario. Un fatto che parla la lingua dell’innovazione a servizio delle politiche ambientali e dell’innovazione che hanno innescato le Istituzioni che col Comune di Fidenza raccolsero nel 2008 una sfida che pareva impossibile. La Regione Emilia-Romagna è parte importante di questa storia, col lavoro dei suoi amministratori e dei suoi tecnici che non è mai venuto meno – prosegue l’assessora –. Insieme al Comune e a questo Governo che ha rispettato le promesse, stanziando gli ultimi 5,8 milioni, abbiamo reso la bonifica in corso a Fidenza una punta di diamante per l’intero Paese e soprattutto un modello replicabile. L’avvio di una sperimentazione di rango europeo e dall’Ue sostenuta con risorse ingenti conferma tutto questo e ci vede al lavoro ancora una volta, attraverso Arpae, partner del progetto di bioremediation destinato ad essere replicato in Francia e in Spagna”.

 

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