CARLA FRACCI RACCONTA GIUSEPPINA STREPPONI

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Data:

06 Ottobre 2015

Tempo di lettura:

3 min

Domenica 11 ottobre alle ore 16.00 al Teatro Magnani

l’étoile incontra il pubblico in un evento dedicato al soprano e moglie di Giuseppe Verdi

 

Fidenza, 6 ottobre 2015 – “Fidenza #BorgoFood”, la Gran Fiera di Borgo San Donnino, rende omaggio a un personaggio femminile d’eccezione: Giuseppina Strepponi, di cui ricorre il bicentenario della nascita. A celebrare il soprano lodigiano, seconda moglie di Giuseppe Verdi, sarà l’étoile della danza Carla Fracci, protagonista di “Quando ero Giuseppina Strepponi”, in programma al Teatro Magnani domenica 11 ottobre alle ore 16.00.

Organizzato da Verdissime.com in collaborazione con il Comune di Fidenza e il patrocinio della Provincia di Parma, l’evento è benefico: il ricavato sarà devoluto al Centro “Il Ponte” di Fidenza.

Carla Fracci ha un legame particolare con Giuseppina Strepponi della quale ha vestito i panni nella serie televisiva “Verdi”, diretta da Renato Castellani e andata in onda nel 1982. Per interpretare in modo così straordinario il ruolo, la Fracci era scesa in profondità nel tratteggiare la personalità complessa del soprano lodigiano dalle vicende personali travagliate.

Appartenente a una famiglia di musicisti, la Strepponi studiò al Conservatorio di Milano e nel 1834 esordì in concerto a Lodi. Affermatasi subito dopo anche in campo teatrale, compì a Vienna nel 1835 la sua prima tournée, affrontando quattro anni più tardi con successo le scene della Scala. Con Verdi la Strepponi convisse dal 1848 al 1859, anno in cui si sposarono. Dotata di talento e sensibilità, fu intelligente interprete di alcune opere del Maestro di Roncole: “Nabucco” alla prima esecuzione del 1842 ed “Ernani” nel 1844.

Carla Fracci dialogherà con Elisabetta Falciola, giornalista di Canale5, e ci parlerà anche del suo libro autobiografico “Passo dopo passo”, edito da Mondadori.

 

Il Teatro Magnani ospita un altro grande nome: Carla Fracci, stella della danza che credo abbia molto da trasmettere come artista e come persona ai giovani. Mi piace l’idea che sia una grande donna a farci conoscere un personaggio così complesso come Giuseppina Strepponi. Sarà l’occasione per scoprire un personaggio femminile spesso conosciuto in modo superficiale e incontrare una delle più grandi ballerine del mondo. Il nostro teatro è pronto ad accoglierle entrambe”, ha detto oggi il vicesindaco con delega alla Cultura, Alessia Gruzza, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento.

 

 

Oltre alla testimonianza della Fracci, lo spettacolo prevede anche una parte musicale con l’esecuzione di brani verdiani, quali “È strano!… è strano!…” da “La traviata”,Ben io t’invenni, o fatal scritto!… Anch’io dischiuso un giorno” da “Nabucco”, “Qui Radamès verrà!… O cieli azzurri” da “Aida”, la parafrasi da concerto sul “Rigoletto” di Franz Liszt. Di estremo interesse un’aria da “L’Ullà di Bassora” mai eseguita in epoca moderna che Feliciano Strepponi, padre di Giuseppina, compose per il Teatro alla Scala di Milano. Protagonista sarà il soprano Azusa Kubo che canterà accompagnata al pianoforte da Giuseppe Vaccaro, mentre Massimiliano Sozzi leggerà alcune scritti di Giuseppina Strepponi”, ha spiegato Luciana Dallari di Verdissime.com.

 

E’ bella l’idea di unire la danza e il canto alla disabilità perché quest’ultima non esclude la ricerca della bellezza, anzi la cerca di più. Questo evento dimostra che la comunità si cimenta dal basso, con la vicinanza della gente e delle associazioni”, ha concluso la responsabile del centro “Il Ponte”, Fulvia Cavalieri.

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