Il cavalcavia di Parola riaprirà al traffico con due giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia. Nella giornata di oggi, mercoledì 20 febbraio, entro le ore 19 sarà rimosso il restringimento di carreggiata che da sabato 16 febbraio imponeva la circolazione a senso unico alternato lungo la via Emilia. Una buona pianificazione e gestione dell’intervento ha permesso dunque di anticipare la chiusura dei lavori, complice il bel tempo di questi giorni e la disponibilità delle imprese appaltatrici a lavorare il sabato e la domenica.
Importante anche lo spirito di collaborazione con gli altri enti coinvolti, primo fra tutti Rete Ferroviaria Italiana che si è resa disponibile a chiudere la linea elettrica della tratta sottostante al cavalcavia per 7 ore.
Da domani quindi i lavori lungo la carreggiata nord del ponte, quella che presentava i maggiori problemi per la sicurezza a seguito dell’incidente dello scorso 18 luglio, possono dirsi conclusi con l’installazione del guardrail in acciaio che scongiurerà il pericolo di caduta di veicoli sulla linea ferroviaria in caso di incidente.
I new jersey in cemento che sono stati messi a protezione del cantiere rimarranno in posizione in attesa del rifacimento completo del manto stradale che avverrà quando anche il lato sud del cavalcavia sarà stato messo in sicurezza con l’intervento che verrà calendarizzato dopo la conclusione dell’attività scolastica.
“Aver ristretto di due giorni la tempistica del cantiere – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Davide Malvisi – rappresenta un bel risultato per il quale ringrazio i tecnici, gli uffici e le imprese che hanno eseguito i lavori. Come Amministrazione abbiamo affrontato questo intervento, necessario e non più procrastinabile, cercando di contenere al massimo gli inevitabili disagi che avrebbe comportato per gli automobilisti e per le attività economiche della zona. Per questo abbiamo chiesto di lavorare al sabato e alla domenica e sempre per questo motivo abbiamo riaperto al traffico nei due sensi il cantiere ogni qualvolta se ne presentava l’opportunità, evitando di tenere chiusa un’arteria importante come la via Emilia per ben sessanta giorni consecutivi”.