“Finalmente sono arrivati i soldi che aspettavamo: possiamo completare gli ultimi step e per fine anno è prevista la partenza dei lavori per l’adeguamento sismico della scuola Collodi. Un grande cantiere da 3.5 milioni di euro che trasfomerà la Collodi da scuola in condizioni drammatiche a gioiello della sicurezza”.
Il Vicesindaco Davide Malvisi commenta così l’ufficialità del finanziamento che vede la Regione trasferire a Fidenza 1.480.000 euro di risorse ministeriali.
“Una notizia che diventa buonissima, non dimentichiamolo, perché il Comune di Fidenza non ha mai smesso di inseguire questo obiettivo. Lo fa anche adesso, aumentando la sua quota a 2.032.000 euro, per chiudere la partita e riportare a casa i bimbi e i loro docenti”, spiega il Sindaco Andrea Massari, ricordando che “per tre anni a causa di un pastone burocratico abbiamo dovuto a giocare nel campo dell’assurdo: da un lato c’era il Comune con i suoi soldi pronti da spendere sul bilancio, dall’altro lato lo Stato, che ad un certo punto ha smesso di fare la sua parte e ha congelato la sua quota. E’ stato come ritrovarsi in sala operatoria e vedere i medici andare via. Oggi ne siamo venuti a capo e ringrazio la Provincia e la Regione per essere state al nostro fianco in un modo che tutti possono misurare. Si finanziano non solo la Collodi con la compartecipazione del Comune, ma anche l’Itis Berenini e questo permette di avere a Fidenza cantieri per 4.1 milioni”.
LA ROAD MAP DELLE SCADENZE
Sbloccati i finanziamenti, ora il Comune punta diritto all’approvazione del corposo progetto esecutivo e dei suoi 780 file, pronto da tempo. In estate si terrà la gara d’appalto e per la fine del 2021 sarà aperto il cantiere.
DA UNA SCUOLA INAGIBILE…
“Per capire la portata enorme dell’intervento, bisogna avere ben chiaro in che stato è la Collodi. Parliamo di una scuola degli anni ‘60, nella quale l’indagine sismica condotta nel 2018 per avere il massimo livello conoscitivo (LC3, in gergo) ha svelato, con test approfonditi ed esami di schiacciamento dei campioni prelevati, che la Collodi venne eseguita con materiali che si sono degradati pesantemente – prosegue il Vicesindaco Davide Malvisi –. Nello specifico è emersa una particolare carenza statica per il 73% dei pilastri della scuola (216 su 297), degrado delle armature e criticità nei solai. Per tutto questo la Collodi venne dichiarata tempestivamente inagibile”.
… A UN CAPOLAVORO DI ANTISISMICA E DI AZZERAMENTO SPRECHI
“La nuova scuola Collodi sarà dotata di isolatori sismici al piano seminterrato su tutte le tre braccia del corpo aule. Una tecnologia impiegata in Giappone e in California, due delle zone sismiche più problematiche al mondo, che permetterà alla scuola di oscillare preservando l’intero edificio”, ricorda Malvisi. La Collodi diverrà così la prima scuola in provincia ad esserne dotata e il secondo edificio pubblico di Fidenza a disporne dopo Palazzo Porcellini, sede degli uffici comunali e della Centrale Operativa del sistema della Protezione Civile dove gli interventi sono già in corso. Oltre all’adeguamento sismico di tutti pilastri, sarà rifatto tutto il tetto con i relativi solai. Aspettando Roma, il Comune anticipa i lavori possibili: come promesso esegue e conclude le opere di riqualificazione energetica, originariamente previste alla fine del cantiere per l’adeguamento sismico. Parliamo di 520.000 euro per soluzioni antispreco come la nuova illuminazione a led, la sostituzione di tutti i serramenti e le controsoffittature.
LE TAPPE DELLA VICENDA
Nel 2015 il Comune ottiene dal Ministero 935.000 euro per un intervento di adeguamento sismico pari a 1.1 milioni di euro. I risultati delle prime indagini scaturite per la progettazione dell’intervento dimostrano però i problemi della scuola. Risultato: occorrono 3,1 milioni di euro. Nel dicembre 2016 il Comune chiede al Governo di aumentare la sua quota, la Regione sostiene questa necessità. Nel 2018 con il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la quota del Governo si eleva a 1.721.650,00 euro. La Regione spedisce tutto al Miur per l’aggiornamento del programma e non raccoglie obiezioni. Il 2 giugno 2018 si insedia il nuovo Governo (Conte I), il 27 giugno 2018 viene deciso lo spostamento della Collodi all’interno dell’ex scuola Solari, per la sicurezza di bimbi, docenti e famiglie. Tutto sembra procedere ma il 27 settembre dello stesso anno la pratica della Collodi si impantana a Roma. Sono ben sette le lettere e richieste da parte del Comune ma Roma è irremovibile: congelati tutti i finanziamenti concessi in Italia con quel bando specifico.
Col Governo Conte II riparte subito il pressing del Comune (settembre 2019), nel gennaio 2020 la sottosegretaria Anna Ascani conferma di aver trovato la quadratura del cerchio. Nel luglio 2020, dopo un lavoro lungo due anni che coinvolge anche il suo comitato tecnico scientifico data la forte complessità dei lavori, la Regione rilascia l’autorizzazione antisismica. Il Comune, in collaborazione con la Provincia, partecipa al bando sugli interventi strutturali per le annualità 2018-2020. Nel gennaio 2021 la Regione riceve conferma del finanziamento dal Governo.