Il nuovo impianto funziona con energie rinnovabili ed è in grado di trattare anche una parte delle acque reflue di Salsomaggiore Terme.
Nel complesso nascerà anche il Museo dell’Acqua di EmiliAmbiente SpA
Il depuratore di Fidenza da oggi è più potente, più rispettoso dell’ambiente e meno costoso da gestire. Si sono infatti conclusi i lavori di ammodernamento e potenziamento dell’impianto di località San Michele Campagna, che ha visto aumentare la propria capacità di trattamento della linea fanghi da 50mila a 100mila abitanti equivalenti e che nelle scorse settimane – in seguito a una minuziosa visita ispettiva dell’organismo di certificazione CSQ – ha ricevuto la certificazione ISO 9001.
IL NUOVO IMPIANTO
L’investimento di circa 2.500.000 euro – sostenuto principalmente da EmiliAmbiente SpA e in quota minimale dal Comune di Fidenza – si era reso necessario innanzitutto per adeguare l’impianto alla crescita fisiologica della città e per aumentarne l’efficienza. Questo secondo obiettivo è stato raggiunto potenziando il comparto dei pretrattamenti meccanici di rotostacciatura, costruendo un nuovo comparto di ispessimento meccanizzato dei fanghi e soprattutto realizzando un nuovo digestore anareobico (il “cupolone” bianco ben visibile dalla statale che conduce da centro città all’autostrada) completo di centrale termica alimentata dal biogas prodotto dall’impianto: ad oggi l’impianto si autosostiene in termini di consumo di gas di processo e non è stato necessario acquistare gas metano per mantenere il buon funzionamento del comparto di digestione. L’energia termica prodotta consente inoltre di ottenere una riduzione del volume dei fanghi – che sono rifiuti speciali – con la conseguente diminuzione dei costi per il loro smaltimento. L’intervento ha compreso inoltre l’adeguamento/ricostruzione degli impianti elettrici e la realizzazione di una nuova cabina di trasformazione ad alimentazione dell’intero impianto.
IL COLLEGAMENTO SALSO-FIDENZA
Non è tutto: il potenziamento del depuratore fidentino è un tassello di un disegno più ampio che prevedeva anche il collegamento tra le reti fognarie di Salsomaggiore Terme e quelle di Fidenza, in modo tale che una parte delle acque reflue di Salsomaggiore potesse essere trattata nell’impianto fidentino. Diverse le motivazioni, innanzitutto di carattere ambientale: la concentrazione di cloruri presente nelle acque di Salsomaggiore a causa degli scarichi termali rischiava, infatti, di minare la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale del Torrente Ghiara, nel Parco Regionale Fluviale dello Stirone. L’assetto integrato del sistema fognario-depurativo dei due Comuni, inoltre, consente di ridurre, in prospettiva, i costi di gestione e facilitare il controllo del corretto funzionamento degli impianti.
Il progetto – uno dei più consistenti programmi di interesse sovracomunale inseriti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – oggi è realtà grazie al lavoro di squadra di EmiliAmbiente, Comune di Fidenza e Comune di Salsomaggiore Terme; il programma è stato realizzato per circa un terzo dell’importo complessivo previsto (circa 5 milioni di euro rispetto ai 15milioni inizialmente preventivati) in quanto, a seguito a una serie di interventi di manutenzione svolti da EmiliAmbiente e dal Comune di Salsomaggiore sui due depuratori di Salsomaggiore, i due impianti hanno iniziato a garantire uno scarico di maggiore qualità.
IL MUSEO DELL’ACQUA
Tornando al depuratore di Fidenza, è in corso l’iter di approvazione del progetto definitivo per la ristrutturazione della palazzina all’ingresso del complesso: a fine lavori nello stabile verrà allestito il Museo dell’Acqua di EmiliAmbiente, uno spazio destinato a ospitare materiali didattici e di divulgazione sul ciclo idrogeologico, sul Servizio Idrico Integrato e sulla sua storia. Il Museo diventerà anche la sede principale delle attività della Scuola dell’Acqua, il progetto didattico con cui ogni anno dal 2014 EmiliAmbiente offre gratuitamente a oltre 1500 ragazzi dai 6 ai 18 anni – iscritti nelle scuole degli 11 Comuni serviti dalla SpA – giochi, laboratori, lezioni interattive e visite guidate sul tema della risorsa-acqua.
La palazzina ospiterà inoltre il nuovo Laboratorio Analisi di EmiliAmbiente, oltre che spazi per gli uffici della SpA. L’obiettivo è concludere i lavori – che costeranno circa 400mila euro – nel 2018; parallelamente verrà sistemata la viabilità complessiva dell’area, con l’asfaltatura dei percorsi interni e la piantumazione di alberi e aree verdi.
LE DICHIARAZIONI
“E’ un intervento importante, a beneficio del territorio e dell’ambiente. Il potenziamento del depuratore permette di soddisfare al meglio le esigenze di un’area in crescita e ci consente di contenere i costi di gestione. L’impianto, infatti, è dotato di una centrale termica alimentata dal biogas prodotto e quindi si autosostiene. L’energia originata, inoltre, permette di diminuire il volume dei fanghi e di conseguenza anche il costo del loro smaltimento”, ha spiegato il Sindaco Andrea Massari.
“Esprimo soddisfazione per questo intervento che trae origine dal Piano Provinciale di Tutela delle Acque, approvato quando ero assessore all’Ambiente in Provincia. E’ un intervento importante perché eleva la qualità ambientale del territorio per i bacini idrici superficiali. Il collegamento fognario Salso-Fidenza e il potenziamento del depuratore ci permetteranno di migliorare sempre più la qualità dell’acqua del Ghiara e dello Stirone”, sottolinea il Vicesindaco di Fidenza, Giancarlo Castellani.
“Depuratore a parte – afferma Dino Pietralunga, Direttore della SpA – negli ultimi due anni la SpA ha investito nella manutenzione straordinaria di acquedotto, reti fognarie e depuratore di Fidenza oltre 4 milioni di euro; nel dettaglio, nel 2015 sono stati spesi 2.626.696 euro, mentre 1.813.297 euro nel 2016. Tra gli interventi più importanti ricordiamo la sostituzione dei trasformatori e del generatore centrale della Centrale Idrica di Parola (195mila euro), la sistemazione e il potenziamento della rete della frazione di Pieve di Cusignano (180mila euro) e il collegamento fognario tra il capoluogo e la frazione di Santa Margherita (120mila euro)”.
“EmiliAmbiente è una società pubblica – afferma Giuseppe Cerri, Presidente di EmiliAmbiente – e come tale ha tra i propri obiettivi non solo una gestione ottimale del Servizio Idrico Integrato, ma anche la promozione di una “cultura dell’acqua” sostenibile. Per questo siamo particolarmente felici di poter presentare oggi il progetto del Museo dell’Acqua, una struttura che crediamo possa diventare un centro di formazione/informazione sui temi della risorsa-acqua non solo per Fidenza, ma per tutti i Comuni serviti”.