Contributi per i libri di testo c’è tempo fino al 25 ottobre per presentare domanda

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Sono destinatari dei benefici gli studenti e le studentesse nati a partire dal 01/01/2000 e iscritti ai percorsi per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto dovere all’istruzione e alla formazione
Data:

04 Settembre 2024

Tempo di lettura:

2 min

La Regione Emilia-Romagna ha approvato i criteri e le modalità per la concessione di benefici per il diritto allo studio e in particolare i contributi per i libri di testo, di competenza del Comune, per l’anno scolastico 2024/2025.

Sono destinatari dei benefici gli studenti e le studentesse nati a partire dal 01/01/2000 e iscritti ai percorsi per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto dovere all’istruzione e alla formazione. Il requisito relativo all’età non si applica agli studenti e alle studentesse disabili certificati ai sensi della Legge n. 104/1992.

Al fine di garantire la piena fruizione del diritto allo studio, gli studenti immigrati privi di residenza si considerano residenti nel Comune in cui sono domiciliati.

I contributi saranno erogati agli studenti la cui famiglia di appartenenza sia in possesso di un ISEE per le prestazioni agevolate rivolte ai minorenni rientrante nella fascia 1 ( ISEE da euro 0 ad euro 10.632,94) o 2 (ISEE da euro 10.632,95 ad euro 15.748,78).

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online dal 4 settembre al 25 ottobre 2024 (ore 18) tramite l’applicativo ER.GO Scuola, accedendo unicamente tramite l’identità elettronica SPID, CIE o CNS. Per presentare la domanda online l’utente potrà essere assistito gratuitamente anche dai CAF convenzionati con ER.GO.

“Le statistiche ci dicono – commenta l’assessore all’Istruzione Elisa Illica Magrini – che le famiglie devono sostenere in media una spesa pari a circa 2.300 euro per l’intero ciclo scolastico, spendendo 600 euro per i libri di testo nei 3 anni delle scuole medie e circa 1700 euro nei 5 anni delle scuole secondarie superiori. E’ evidente che senza un sostegno rivolto alle fasce di reddito più deboli non si potrebbe parlare pienamente di diritto allo studio. Per questo l’intervento della Regione Emilia Romagna, attuato in questo caso dal Comune di Fidenza, si rivela davvero fondamentale”.

Ultimo aggiornamento: 05/09/2024 12:58

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