GIOVEDI’ 27 ARRIVA A FIDENZA “SCALIAMOCI, INCONTRO FRA APPASSIONATI SCALATORI DELLA VITA”

Dettagli della notizia:

Data:

26 Settembre 2018

Tempo di lettura:

2 min

 

L’alpinismo come metafora per raccontare la “scalata” di chi vive a contatto con le malattie neurodegenerative e le disabilità acquisite

Appuntamento giovedì 27 settembre, ore 20.45, al Teatro Magnani di Fidenza

 

 

 

Affrontare l’ignoto, apprezzare le conquiste personali, ma soprattutto essere una cordata. È così che la scalata, espressione di massima armonia sportiva, può assumere il valore di metafora capace di trasmettere il concetto secondo cui la dignità, il coraggio, l’energia e il desiderio di condivisione sono qualità presenti e vive in ciascuno di noi; ma, soprattutto, possono essere virtù fondamentali, strumenti grandiosi per conseguire l’obiettivo di una vita che sia la migliore possibile.

 

È questo il semplice e insieme potente messaggio di “Scaliamoci”, che dopo l’edizione parmigiana dello scorso autunno arriva ora a Fidenza, il prossimo giovedì 27 settembre, al Teatro Magnani, per iniziativa del CAI – Club Alpino Italiano, in collaborazione con AISLA Parma, AISM Parma e Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza, con il patrocinio di Comune di Fidenza, Azienda USL Parma e Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, e con il contributo di Coop Alleanza 3.0.

 

Un incontro/spettacolo in cui le storie e le immagini degli scalatori, dense di emozioni evocative, diventano metafore per raccontare il quotidiano di chi che ogni giorno scala, con ben diverso impegno, le più impervie montagne della vita.

 

A testimoniare i contenuti di queste affermazioni simboliche – affrontare l’ignoto, conquistare piccoli traguardi, essere una cordata, tornare al campo base… – si alterneranno sul palco, gli uni legati agli altri, alpinisti e persone a stretto contatto con malattie neurodegenerative e persone con disabilità acquisita. Con l’intento, anche, di scardinare il concetto di pietismo per sostituirlo con quello di rispetto, seminare disponibilità e comprensione, far conoscere per far capire, per far rispettare, se possibile, per far amare queste persone che lottano orgogliosamente per una vita dignitosa. Un modo, anche, per aprirsi e mettere una passione bella e appagante, ma spesso fine a se stessa, come quella per la montagna, al servizio di una causa più alta.

 

Testimonianze in cordata di: Caterina Corchia, Mario Padovani, Erik Arrigoni, Luigi Tosi, Massimo Zileri, Valerio Bruschi, Marina Anzola, Lina Lavezzini, Livia Ludovico, Clara Gallia, Nazzarena Anelli, Matteo Salini, Luca Sirocchi, Daniela Passeri, Marika Spinelli, Carlisa Lucchi, Mirella Rotelli. Intervento in danza: Erica Brindisi. Intervento musicale: Michele Lancellotti e Francesca Spada. Regia: Claudio Inselvini.

 

 

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