Fidenza, 10 febbraio 2015 – Con la manovra di razionalizzazione della spesa pubblica (cosidetta Spending Review), il Governo, con l’art. 22, comma 2, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha disposto di revisionare modalità e criteri di esenzione dal pagamento dell’IMU dei terreni agricoli, per procurarsi il maggior gettito annuo di almeno 350 milioni di euro.
Per oltre 20 anni (dal 1992 fino al 2013), è stata applicata la circolare n. 9 del 1993, che escludeva i terreni agricoli delle zone montane e collinari dal pagamento dell’imposta comunale, fra cui anche quelli situati nelle zone collinari di Fidenza.
Come è noto, il decreto ministeriale del 28 novembre 2014 ha disposto l’esenzione o la tassazione dei terreni situati nei Comuni in base all’altitudine del “palazzo municipale”, anziché a quella dei terreni, creando confusione e malcontento.
Il caos normativo, il ritardo con cui è stato emanato il decreto ministeriale, la sua formulazione, l’impugnazione da parte di diverse ANCI regionali, hanno determinato una gran confusione, sia per i contribuenti che per i Comuni, costringendo il legislatore a intervenire con diversi provvedimenti normativi, fra cui da ultimo il decreto legge 24 gennaio 2015, n. 4.
Lo stesso decreto, in base all’elenco dell’Istat, suddivide i Comuni italiani in tre categorie: Comuni totalmente montani, nei quali i terreni agricoli (anche non coltivati) sono sempre esenti dall’IMU; Comuni parzialmente montani, nei quali i terreni sono esenti soltanto se posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, anche se concessi in comodato o in affitto purché ai predetti soggetti; Comuni non montani, nei quali tutti i terreni agricoli (anche non coltivati), sono sempre soggetti al pagamento dell’IMU 2014, da effettuare entro il 10 febbraio 2015.
Si è generata parecchia incertezza anche sull’aliquota da applicare per il versamento dell’IMU 2014. La legge di stabilità 2015 dispone che l’imposta deve essere calcolata con l’aliquota base del 7,6 per mille, fatta eccezione per quei Comuni (come Fidenza) che hanno deliberato una specifica aliquota per i terreni agricoli.
Quando il Consiglio comunale di Fidenza, con deliberazione n. 46 dell’8 settembre 2014, ha approvato le aliquote e le detrazioni dell’IMU da applicare per l’anno 2014, ha specificamente indicato che l’aliquota dovuta per i terreni agricoli è quella ordinaria del 9,1 per mille, per cui il dubbio non sussiste.
Nel frattempo il Ministero dell’Interno ha ridotto i trasferimenti statali spettanti al Comune di Fidenza per l’anno 2014 di ben 188.000 euro, poiché, in base ai calcoli fatti a tavolino dal Mef, li incasserà dai proprietari dei terreni agricoli che in passato erano esenti.