IL COMANDANTE ALFA DEL GIS A FIDENZA PER PRESENTARE “CUORE DI RONDINE”

Dettagli della notizia:

Data:

25 Marzo 2016

Tempo di lettura:

5 min

Giovedì 31 marzo al Centro interparrocchiale San Michele a partire dalle ore 18.00

un evento dedicato al Gruppo Intervento Speciale: l’unità d’élite dell’Arma dei Carabinieri

 

Fidenza, 25 marzo 2016 – Il famoso Comandante “Alfa” del Gis giovedì 31 marzo sarà a Fidenza per presentare il suo libro “Cuore di rondine”. Un’occasione unica per scoprire l’Unità d’élite dell’Arma dei Carabinieri: il Gis, Gruppo Intervento Speciale, specializzato in operazioni speciali anti-terrorismo e anti-guerriglia, addestrato a intervenire nelle situazioni più rischiose, anche in presenza di ostaggi.

L’auditorium del Centro interparrocchiale San Michele (via Carducci, 51) ospiterà un evento dedicato interamente dedicato al Gis.

Alle ore 18.00 sarà proiettato il documentario Rai: “Gruppo Intervento Speciale”.

Alle ore 19.00 il Comandante “Alfa” presenterà il suo libro: “Cuore di rondine” edito da Longanesi.

Interverranno: Enrico Fedocci, giornalista, e Umberto Pelizzari, primatista mondiale di apnea.

L’evento è organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Fidenza e dal Comune di Fidenza.

L’ingresso è libero.

 

Gis

Il Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) è stato istituito il 6 febbraio 1978, in piena emergenza terrorismo, per idea, impulso e direttiva dell’allora Ministro dell’Interno, Francesco Cossiga, che aveva visitato numerosi Paesi europei al fine di acquisire un’approfondita conoscenza dei rispettivi reparti speciali.

L’evolversi, in quel periodo, di fenomeni terroristici e di forme di disturbo dell’ordine pubblico richiese la costituzione di un’apposita unità per l’impiego in operazioni speciali anti-terrorismo e anti-guerriglia, con carabinieri tratti dall’allora Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, perché particolarmente addestrati a intervenire nelle situazioni più rischiose, anche in presenza di ostaggi.

Di stanza a Livorno, il G.I.S. dipende per l’impiego dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed è inquadrato nella 2^ Brigata Mobile.

Attualmente fornisce anche un supporto altamente qualificato ai reparti territoriali in occasione di importanti operazioni di polizia.

Ancora oggi, tutti gli operatori del G.I.S. provengono dal I Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”. Sono volontari, con età non superiore ai trent’anni e con ottimi precedenti disciplinari.

Le prove selettive per accedere al G.I.S. sono molto impegnative e constano anche di visite mediche e valutazioni psicoattitudinali finalizzate ad accertare la capacità operativa in situazioni ad elevato stress fisico e psicologico.

Chi supera le selezioni accede al “Corso per Operatore” del G.I.S., durante il quale si studiano varie discipline tra cui: tecniche di disarmo personale, tiro rapido discriminato con armi corte e lunghe, impiego esplosivi, alpinismo, tecnica di discesa rapida da pareti ed elicotteri, tecniche d’irruzione in edifici, impiego materiali speciali, tecniche di guardia del corpo, tecniche d’intervento su obiettivi particolari (autobus, aerei, treni).

Superato il corso, l’operatore G.I.S. partecipa a ulteriori corsi di specializzazione: operatore subacqueo, paracadutista con tecnica della caduta libera, tiratore scelto e artificiere antisabotaggio.

L’obiettivo perseguito da taletraining intensivo è l’impiego di un elemento particolarmente selezionato, profondamente motivato e capace di distinguersi per tecnica, lucidità ed equilibrio, specie in attività coordinate per operazioni speciali.

Il reparto, considerato di solito come “ultima ratio”, ebbe il battesimo operativo il 29 dicembre 1980 quando fece irruzione nel supercarcere di Trani (Ba), sgominando in modo estremamente rapido e incruento una rivolta di detenuti che avevano preso in ostaggio 18 Agenti di custodia.

 

Cuore di rondine

E’ il racconto della vita straordinaria e segreta di un fondatore del Gis.

“Conto i respiri in attesa dell’ultimo, quello che non potrò mai raccontare”.

 

È una soleggiata mattina di primavera del 1977 quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno, 26 anni, viene convocato nell’ufficio del suo colonnello. Qualcosa di molto importante sta per succedere, qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite, il Gruppo di intervento speciale dell’Arma dei Carabinieri. Un reparto, più conosciuto con l’acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza.

A quasi trent’anni da quel momento indimenticabile e dopo innumerevoli missioni, nel 2004 il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) è di stanza in Iraq, dove ripercorre con la memoria i momenti cruciali della sua lunga carriera: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi.

Nel suo avvincente viaggio fra i ricordi, il Comandante Alfa non si limita a raccontare nei dettagli le tattiche di intervento, la preparazione militare e gli strenui allenamenti, ma lascia spazio anche all’uomo che si nasconde dietro il mefisto: il marito costretto a passare feste e ricorrenze lontano dalla moglie, il padre che vede da lontano crescere i propri figli. Nel suo continuo interrogarsi sui limiti delle proprie azioni, sulla paura di morire, non mette mai in dubbio la profonda convinzione di far parte di un tutto che trova nella difesa di valori come la libertà e la democrazia il suo senso più profondo.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri