INTERCITY SOPPRESSI, PIENO SOSTEGNO A PENDOLARI E PARLAMENTARI. IL SINDACO DI FIDENZA SCRIVE A TRENITALIA PER DIFENDERE LE CORSE

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Data:

12 Gennaio 2017

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2 min

Il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari ha scritto ai vertici di Trenitalia e al Ministro Graziano Delrio (Infrastrutture e Trasporti) per sostenere l’azione di pendolari e parlamentari del territorio contro la cancellazione di corse ferroviarie Intercity molto importanti.

La stazione di Fidenza è sempre più un punto di riferimento per un bacino molto vasto di studenti, lavoratori e comunque cittadini che utilizzano il treno per i loro spostamenti da e per la nostra Città. Lo dicono i dati sui volumi di traffico – spiega Massari –. La soppressione di corse Intercity come il 583 (partenza da Fidenza alle 7.58 e diretto lungo tutta l’asta emiliana) o il 590 che rientra a Fidenza alle 17.52, senza dubbio rappresentano un problema serio anche per il nostro scalo. Bene hanno fatto i parlamentari Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari ad intervenire su questa vicenda raccogliendo l’appello dei pendolari. Agli uni e agli altri voglio esprimere il mio ringraziamento e un supporto fattivo, sostanziato nell’invio di una lettera all’Ad di Trenitalia e a Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Certo, da Barbara Morgante, Ad di Trenitalia, è giunta una prima risposta, resa nota dai nostri parlamentari, che conferma l’intenzione del colosso ferroviario di arrivare ad una soluzione positiva, ma giustamente ora occorre conoscere il contenuto del nuovo contratto di servizio e avere la piena garanzia di non soppressione delle corse.

A Trenitalia e al Ministero ho parlato come Sindaco di una Città – illustra Massari – in cui per la mobilità ferroviaria sono giunti importanti risultati lavorando concretamente col Governo ed Rfi. Risultati cui ne sommeremo altri per l’anno in corso, ivi compresi gli interventi di riqualificazione del fabbricato viaggiatori e il rialzo delle banchine sui binari passeggeri della stazione, che consentiranno una migliore fruibilità a tutti, a cominciare dall’utenza diversamente abile. Parliamo di milioni di euro di investimenti. Garantire un buon livello della mobilità ferroviaria a tutte le categorie di viaggiatori, a cominciare da quelle più sensibili, rappresenta quindi uno strumento per rendere queste conquiste davvero a servizio di tutti. Un Paese moderno che vuole una mobilità moderna, deve saper riconoscere tutto questo, tutelando servizi che sono a tutti gli effetti essenziali”.

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