L’arrivo della pandemia ha decisamente accelerato il processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, determinando i presupposti per compiere un deciso balzo in avanti soprattutto nell’ambito della smaterializzazione dei processi burocratici rispetto all’erogazione dei servizi e la gestione dei procedimenti amministrativi.
In relazione a questi temi il Comune di Fidenza ha partecipato con successo ad un progetto promosso e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna sul lavoro agile che ha consentito di mettere in atto una serie di azioni che hanno riguardato l’organizzazione del lavoro all’interno dell’Ente anche alla luce del processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Con l’ingresso nelle nostre vite dell’App Io e dell’identità Spid si è aperto infatti un nuovo importante capitolo di questo che è uno dei passaggi cruciali per immaginare la pubblica amministrazione del futuro.
Fidenza non è rimasta con le mani in mano e da tempo sta lavorando per essere all’avanguardia in questo processo che pone sfide tecnologiche e organizzative che, pur nella consapevolezza della loro complessità, si ha l’ambizione di affrontare e vincere.
Sul fronte del rapporto con il pubblico dopo aver realizzato a partire dal 2019 il nuovo sito istituzionale, implementato con i servizi di prenotazione elettronica degli appuntamenti con gli uffici, la novità più recente è stata l’introduzione in forma sperimentale del servizio di autenticazione e rilascio delle identità Spid attraverso il Punto Amico. Dall’avvio dell’iniziativa, il 22 febbraio scorso, sono state in tutto 175 le identità rilasciate e, considerato l’alto numero di prenotazioni, si prevede di potenziare quanto prima l’attività che oggi si svolge dal lunedì al mercoledì dalle 10 alle 12.
Sempre in relazione alle modalità di accesso ai servizi da parte dei cittadini il Comune ne ha digitalizzati alcuni con l’obiettivo di renderli interamente fruibili attraverso l’app Io. Ad oggi si tratta del servizio di Mensa scolastica, Tari, Imu e Cup (canone unico patrimoniale), ma entro la fine dell’anno altri verranno integrati.
Meno visibile dall’esterno, ma altrettanto importante al fine di garantire i servizi in questi mesi, è stato l’ampio lavoro svolto sull’organizzazione interna, culminato, come detto in principio, con la partecipazione al progetto di lavoro agile promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
Adottato all’indomani dei primi Dpcm che imponevano ferree misure di sicurezza anche all’interno delle pubbliche amministrazioni, lo Smart Working costituisce infatti un nuovo ed interessante approccio all’organizzazione del lavoro, destinato a perdurare anche una volta superata l’emergenza sanitaria.
Il progetto messo in atto in questi mesi ha avuto dunque l’obiettivo di cogliere questa contingenza come una opportunità per scoprire nuove dinamiche lavorative destinate a migliorare la qualità dei servizi erogati dal complesso della macchina amministrativa.
Il documento ha previsto infatti una serie di azioni che da una parte hanno agito sul livello di formazione del personale comunale e dall’altra ha inciso positivamente sulla dotazione tecnologica a disposizione degli uffici comunali. È così che il lavoro agile da misura largamente emergenziale è divenuto una incredibile opportunità per rinnovare completamente il modo di lavorare, creando le condizioni per un rapporto più maturo tra lavoratori e organizzazione basato su autonomia, fiducia e responsabilità.
“L’obiettivo – spiega l’assessore all’Innovazione Franco Amigoni – è quello di traghettare definitivamente la casa dei fidentini nel nuovo millennio, avviando un periodo nel quale immaginare servizi più agili, erogati direttamente a casa o sullo smartphone dei cittadini, senza il bisogno di presentarsi agli sportelli. Un grande sogno per il quale abbiamo, per cominciare, investito 75 mila euro, dei quali 52.200, ovvero il 70%, erogati dalle Regione Emilia Romagna, a testimonianza del fatto che anche da Bologna si guarda con interesse a quanto stiamo facendo a Fidenza”.