LAVORO, IL “FIDENZA MODELLO DA ESPORTARE”. GOVERNO E PARLAMENTO PROMUOVONO LE CLAUSOLE SOCIALI

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Data:

05 Agosto 2015

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4 min

Presentata stamane alla Camera la riforma comunale per l’occupazione e i buoni appalti.

Il Sindaco Massari, l’assessore Malvisi e i Sindacati incassano un ok netto.

Il Sottosegretario De Micheli: “Siete un esempio”. Cesare Damiano: “Esperienza che fa scuola”.

E la deputata Maestri lavora per migliorare il decreto del Governo

 

Roma, 5 agosto 2015 – Le clausole sociali per gli appalti pubblici lanciate da Fidenza sono diventate un modello che Parlamento e Governo si impegnano ad esportare ed espandere, seguendo una riforma dal basso varata per aggredire la disoccupazione e, al tempo stesso, per dire addio alle gare al massimo ribasso.

 

Il “modello Fidenza è stato presentato stamane a Roma alla Camera dei Deputati sia ai vertici della Commissione Lavoro (l’onorevole Patrizia Maestri e il presidente Cesare Damiano) che all’Esecutivo (rappresentato dal Sottosegretario di Stato Paola De Micheli). Relatori il Sindaco Andrea Massari, l’assessore Davide Malvisi (Lavori Pubblici) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno costruito insieme all’Amministrazione il percorso delle clausole sociali: Vincenzo Vassetta (segretario Camera del Lavoro di Fidenza) e Barbara Troise (Fai Cisl).

 

“Il protocollo presentato dal Comune è la dimostrazione di un rapporto sano tra Enti locali e un Sindacato moderno e originale, un esempio di buona Amministrazione che si concentra su lavoro e persone”, ha scandito il Sottosegretario De Micheli, impegnandosi a promuovere “il modello Fidenza in tutt’Italia” e all’interno di un importante progetto del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

Il Sindaco Massari ha parlato di “una riforma nata per creare nuovi posti di lavoro e sostenere una concorrenza vera e leale sul mercato, che sbarra la strada agli escamotage delle gare a massimo ribasso. Una riforma nata da un lungo confronto con il mondo sindacale, con l’apporto dell’assessore Malvisi e dei colleghi al Welfare e alle Attività Produttive, che rifiuta la scorciatoia dei soldi distribuiti a pioggia in modo assistenzialistico. Le clausole funzionano perché abbiamo fatto ripartire gli appalti pubblici, mettendo sul piatto 4,5 milioni di euro per tre grandi servizi: manutenzione del verde, delle strade e del patrimonio. Presentando le clausole al mondo imprenditoriale, non a caso, abbiamo raccolto un segno di apertura molto importante”.

 

L’assessore Malvisi ha illustrato il funzionamento delle clausole: “Il principio è semplice e prevede che le imprese che parteciperanno ai bandi del Comune di Fidenza e che si impegneranno ad assumere determinate figure (quali lavoratori da almeno 24 mesi in stato di disoccupazione o persone espulse dal mercato del lavoro ultracinquantenni o con familiari a carico) beneficeranno di un punteggio ulteriore, stimato fino al 20% della parte migliorativa dell’offerta. Una novità che abbiamo voluto fortemente e che non ha nulla a che vedere con sistemi precedenti, nei quali il nostro Comune affidava il servizio del verde, ad esempio, solo ad imprese cooperative di tipo B, senza rivolgersi a 360° a tutto il mondo imprenditoriale. Una riforma che ha l’obiettivo preminente di coniugare buone opere pubbliche con la costruzione di buona occupazione”.

 

Sul fronte sindacale, Vassetta è stato netto: “Ringrazio i Parlamentari e il Governo per il risalto che stanno dando a questa esperienza ideata col Comune, viatico di nuove generazioni di politiche per lo sviluppo. Non è stata semplice da costruire ma oggi siamo contentissimi, perché rappresenta una innovazione per gli appalti e per la dignità del lavoro, ma anche nelle relazioni tra organizzazioni sindacali ed enti Locali. Superare, inoltre, il massimo ribasso come è stato scelto qui a Fidenza è una scelta giusta socialmente, eticamente ed economicamente, perché contrasta l’illegalità. In questo modo”. Tutela dei lavoratori e della concorrenza leale unitamente alla lotta all’illegalità attraverso il rifiuto del massimo ribasso, i temi al centro anche dell’intervento i Barbara Troise, della Cisl.

 

Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, presidente della Commissione Lavoro, ha voluto rimarcare che “non si sente spesso questa musica in Italia. E’ importante vedere che da qualche parte si pratica la concertazione. Sono un nemico del massimo ribasso, pratica diffusa anche nelle grandi committenze di Stato, con fenomeni di delocalizzazione produttiva. Terremo gli occhi aperti alle novità che stanno venendo avanti dal Governo su questo fronte, ma il caso di Fidenza è quello di una esperienza positiva che può fare scuola”.

Da segnalare, infine, il lavoro della deputata Patrizia Maestri, promotrice della presentazione odierna, autrice di due importanti passaggi in favore delle clausole sociali, sia “con un emendamento al decreto del Governo che verrà discusso a settembre, sia con una interrogazione antifurbetti, ovvero coloro che non applicano le clausole sociali già previste nei contratti nazionali, allo scopo di fare incetta in modo illegale degli sgravi contributivi varati dal Governo”

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