L’idea è geniale nella sua semplicità: condividere l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti gestiti da uno o più soggetti che decidono di associarsi come “Comunità Energetica Rinnovabile” (CER), e accedere così, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile, a benefici ambientali, economici e sociali.
Il Comune di Fidenza ha dato vita nell’ottobre scorso alla prima Comunità Energetica Rinnovabile che mette insieme, oltre alle strutture comunali, Asp, Acer e la Bocciofila Fidenza. Nome: Fidenza 2030. Obiettivo dichiarato: condividere l’energia elettrica prodotta dai nuovi impianti fotovoltaici di cui saranno dotati i numerosi edifici che sono nella disponibilità dei soci.
Le CER sono uno strumento in grado di contribuire in modo significativo alla diffusione di impianti a fonti rinnovabili, alla riduzione dell’emissione di gas serra e all’indipendenza energetica del Paese e di Fidenza, nel nostro caso.
In una CER l’energia elettrica rinnovabile può infatti esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico definito dalle cabine primarie, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
“Fidenza è a pieno titolo una città che vuole bene all’ambiente – spiega il sindaco Davide Malvisi – e guarda al futuro per trovare le risposte che potranno garantire uno sviluppo competitivo senza che questo vada a scapito del territorio che abitiamo. L’avvio di questa prima esperienza è importantissimo perché rappresenta un segnale che mandiamo ai cittadini in primis e alle diverse realtà imprenditoriali e non solo: il Comune di Fidenza c’è ed è pronto a fare tutti i passi necessari affinché l’autoconsumo di energia rinnovabile sia una pratica sempre più diffusa. Di tutto questo ringrazio l’assessore Amigoni, gli uffici che hanno reso possibile l’attuazione di questo progetto e i partner che hanno aderito all’iniziativa”.
“Accanto alla prima Comunità Energetica Rinnovabile – aggiunge l’assessore all’Ambiente Franco Amigoni -, grazie ai fondi europei della Regione Emilia-Romagna e al supporto di AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile), abbiamo dato avvio al LAB.T.E.C., un percorso di incontri partecipati che hanno avuto l’obiettivo di attivare una riflessione sulla transizione energetica e sulle opportunità ad essa legate. Lo abbiamo fatto nella convinzione che anche in questo ambito investire in cultura condivisa sui temi della transizione energetica e digitale è un investimento fondamentale per noi, i nostri figli e nipoti. Ho partecipato su invito della Regione Emilia Romagna a metà novembre ad Ecomondo a Rimini su questo tema assieme agli uffici del Comune, la ormai grandissima rassegna annuale sull’ambiente, e al momento le CER costituite in Regione sono una cinquantina. Tanto lavoro da fare ma un obiettivo davvero imprescindibile. Entro la metà del 2025 i primi impianti saranno realizzati e la platea degli aderenti potrà iniziare ad ampliarsi”.