“NELLA STORIA DOBBIAMO TROVARE IL CORAGGIO DI CAMBIARE. LA POLITICA DEVE ESSERE IL MEZZO PER COSTRUIRE LA PACE”

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Data:

21 Febbraio 2015

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3 min

Stamani un consiglio comunale solenne ha celebrato il Giorno del Ricordo

Fidenza, 21 febbraio 2015 – L’impegno a non dimenticare e a comprendere per non ripetere gli errori del passato è il messaggio del consiglio comunale che si è riunito stamani al Ridotto del Teatro Magnani, in una seduta straordinaria, per celebrare il Giorno del Ricordo in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale; fatti storici che per troppo tempo sono stati dimenticati e relegati ai margini della storia.

Il consiglio comunale celebra il Giorno del Ricordo per reintegrare nella memoria nazionale una delle pagine più cupe della nostra storia contemporanea”, ha detto il presidente del consiglio comunale, Amedeo Tosi, introducendo l’ordine del giorno in un Ridotto gremito di cittadini, studenti, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e di volontariato e delle Forze dell’ordine. Presente in sala il gonfalone dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Sezione Ten. Luigi Salvini, medaglia d’argento, di Fidenza.

Dopo aver ricordato le parole del Presidente Napolitano: “Va ricordato l’imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle foibe, ma egualmente l’odissea dell’esodo, e del dolore e della fatica che costò ai fiumani, istriani e dalmati ricostruirsi una vita nell’Italia tornata libera e indipendente ma umiliata e mutilata nella sua regione orientale. E va ricordata la congiura del silenzio, la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell’oblio. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell’aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell’averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”, il presidente del consiglio ha sottolineato come “il consiglio comunale abbia votato in modo unanime, giovedì 19 febbraio, un ordine del giorno che lo impegna in azioni mirate al ricordo della storia del confine orientale affinché la conoscenza di quanto è accaduto possa divenire un sapere condiviso perché tali orrori non si ripetano mai più”.

Non dobbiamo aver paura della storia. E’ nella storia che dobbiamo trovare il coraggio di cambiare. Sono felice di vedere oggi un Consiglio che si impegna e dibatte in questa seduta che, essendo monotematica e straordinaria, è un grande tributo che gli eletti dai cittadini danno alla discussione collettiva sul Ricordo. – ha detto il sindaco Andrea MassariL’argomento del Ricordo, come quello che celebreremo per i 70 anni della Liberazione di Fidenza e d’Italia sono una porta spalancata sul nostro presente, perché tutto cambia tranne il modo delle genti di riproporre nel tempo gli stessi argomenti per ammazzarsi a vicenda, per spararsi addosso. E la rabbia genera rabbia. Genera quel tipo di rancore più pericoloso, quello che morde la politica, la avvelena e la trasforma in mezzo per distruggere e non per costruire. Costruire cosa? Diciamolo ancora una volta: costruire la pace e una convivenza tra popoli che possono e hanno tutto il diritto di avere storie e culture diverse”.

La celebrazione del Giorno del Ricordo ha visto infine l’intervento del professor Marco Minardi, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, che ha illustrato un quadro storico della vicenda delle Foibe e del confine orientale e ha sottolineato come “l’inserimento del Giorno del Ricordo nel calendario civile lo ha reso un tema nazionale e ha costretto a parlarne. Ciò ha stimolato la ricerca storica, favorita anche dalla fine della guerra fredda e dalla conseguente apertura degli archivi. La storiografia si deve confrontare con la memoria, perché la storia è soggettiva e mutevole”.

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