Era il giorno di San Valentino del 2024 quando l’area del cantiere è stata recintata per dare il via alla realizzazione dell’intervento più importante tra quelli finanziati con i fondi Pnrr in tema di edilizia scolastica: la realizzazione della nuova scuola verde nel quartiere Villa Ferro.
A poco più di un anno di distanza i lavori fervono e lo scheletro degli edifici che andranno a comporre il polo scolastico è già ben visibile.
“Rispetto al programma dei lavori presentato dall’impresa esecutrice in fase di gara – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Tedeschi – siamo in anticipo rispetto alla tabella di marcia. La data ultima per la consegna della nuova scuola, come per tutte le opere finanziate con i fondi Pnrr è fissata per marzo 2026 e per quella data dovremo aver portato a termine la demolizione dell’attuale scuola Cremonini – Ongaro”.
Il nuovo polo scolastico di Villa Ferro, nato dal più grande concorso di architettura della storia italiana, che ha fruttato a Fidenza e agli altri 215 Comuni italiani vincitori del bando il primo step progettuale, è stato finanziato con ben 10,56 milioni di euro di fondi Pnrr cui si sono sommati 1,75 milioni di fondi statali per un totale di oltre 12,3 milioni di euro. A questi si aggiungeranno in seguito ulteriori stanziamenti per l’acquisto degli arredi.
Il polo sarà caratterizzato da una struttura bella, sicura, moderna e a basso impatto energetico. Sarà inoltre una scuola che guarderà al futuro con serenità perché realizzata pensando al mutare delle necessità nel tempo e quindi pronta ad accogliere futuri ampliamenti o rifunzionalizzazioni sulla base delle diverse esigenze. Sarà infine una scuola amica dell’ambiente, con bassi consumi e immersa nel verde.
“Al termine di questa importante realizzazione – spiega il sindaco Davide Malvisi – avremo un innovativo campus che pur sorgendo vicino al centro storico sarà facilmente raggiungibile, a soli 5 minuti di bici. Quella che stiamo per ultimare è una scuola flessibile, perché pronta ad accogliere futuri ampliamenti sulla base delle necessità demografiche e sarà dotata spazi didattici accessibili. Tutti vantaggi destinati a favorire una didattica moderna e flessibile, capace di coniugare le necessità di studio con quelle di socialità e sviluppo che faranno di questi studenti i cittadini di domani”.