“Par difesa e pr ämur”,
torna il dialetto borghigiano

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Dal 5 febbraio gli amanti della nostra lingua vernacolare potranno riscoprirne le origini tra proverbi e modi di dire
Data:

30 Gennaio 2020

Tempo di lettura:

2 min

“Difenderci dall’assedio delle parole è importante per riuscire a pensare. Un mare, un frastuono, esortazioni e slogan che subiamo. Malgrado questa arroganza linguistica è solo nel linguaggio che possiamo cercare conforto. Per amore della cultura e per riscontrare il nostro modo di pensare, di vivere, di lavorare, si effettuerà una raccolta testimoniata dei proverbi in dialetto. Vi troveremo un pensiero analitico, connesso con l’etica e con l’esperienza, ricco di similitudini. Una testimonianza di pensiero che muove i sentimenti di chi racconta e ascolta. Saggezza della tradizione, ma anche scienza, poesia e letteratura”. Così l’assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi ha introdotto la terza edizione della rassegna sul dialetto borghigiano.

Un gruppo di Fidentini Doc, costituito da Claretta Ferrarini, Ambrogio Ponzi, Adriano Gainotti, Ermanno Ghiozzi, Franco Giordani, Ermanno Sozzi, Giancarlo Loreni, Nino Secchi e Carla Maradini raccoglieranno proverbi, locuzioni e modi di dire relativamente all’alimentazione e alla cucina in particolare, ai mestieri, alla toponomastica.

Questa prima fase prende il via nel mese di febbraio con una serie di incontri nella trattorie storiche di Fidenza e delle frazioni.

Un scartòcc’ äd ròba, un contenitore di carta pieno di cose da mangiare accuratamente raccolte e scelte da un gruppo di buongustai: Claretta Ferrarini, Ambrogio Ponzi, Ermanno Sozzi, Franco Giordani e Nanni Ghiozzi, che davvero fa il gastronomo.

Quattro trattorie situate nelle frazioni saranno la cornice in cui i proverbi e i modi di dire saranno presentati e letti da Carla Maradini e Nino Secchi:

Castione: bar pizzeria “Il pratogallo” 5 febbraio

Chiusa Ferranda: trattoria “I Sibani” 12 febbraio

Santa Margherita: “Osteria Santa Margherita” 18 febbraio

Pieve Cusignano: “Trattoria della Pieve” 25 febbraio

E sarà il caso di dire: in febbraio è tempo di “ander a l’ost”, “ cater- so ‘l tond” evitando di “magner in sfraguton”.

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