Lunedì 18 novembre è partito il cantiere per la messa in sicurezza di un altro dei nove ponti programmati grazie ad un finanziamento di 990 mila euro di fondi statali ex PNRR ai quali si sono aggiunti 80 mila euro di risorse proprie comunali. Il nuovo intervento riguarda il ponte della strada Case Rotte sul rio Selga. La fine lavori, salvo imprevisti di tipo meteorologico, è prevista per fine febbraio 2025.
A partire dai primi giorni di dicembre inizieranno i lavori di rifacimento dell’acquedotto e gasdotto sul ponte di Chiusa Ferranda. In questa prima fase, che terminerà entro la fine di dicembre, il ponte sarà completamente chiuso alla circolazione veicolare e pedonale. Successivamente nei primi mesi del 2025 riprenderanno i lavori per la posa dei guard rail. In questa seconda fase, però, si adotterà il senso unico alternato.
L’attivazione di questi ulteriori interventi è stata l’occasione per fare un punto sullo stato complessivo di avanzamento dei lavori dopo un ottobre particolarmente difficile a causa delle piogge che hanno reso impossibile dare continuità alle attività di cantiere.
Ad oggi sono stati collaudati e riaperti due cantieri: quello del Ponte Rimale sul rio Caneto e quello del Ponte a Castione sul rio Nazzano. Per queste due opere restano da fare alcuni lavori di completamento ma sono già stati regolarmente aperti al traffico veicolare.
Sono invece ancora in corso i lavori per il ponte a Castione sul rio Caneto nella strada Pamperduto; il ponte lungo strada di Siccomonte sul rio Selga e il ponte di strada Case Rotte sul rio Rovacchiotto. Per questi tre cantieri le date di chiusura sono state fissate rispettivamente per fine novembre, il 20 dicembre e il 18 novembre.
Verrà posticipato invece a fine febbraio 2025 l’inizio dei lavori gli ultimi due cantieri: quello per il ponte a Rimale centro e quello a Fornio.
“Comprendiamo bene – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Tedeschi – i disagi che questi cantieri stanno arrecando alla viabilità frazionale. Occorre però tenere presente che grazie ai fondi messi a disposizione dallo Stato è stato possibile mettere in cantiere la riqualificazione di ben nove ponti che non hanno passato lo screening condotto dal Comune nel corso della scorsa estate su tutti i ponti fidentini presenti sul nostro territorio. Parliamo di un intervento di manutenzione straordinaria al termine del quale avremo un grande miglioramento complessivo della sicurezza delle nostre strade, un risultato non scontato e che rende certamente sostenibili i piccoli disagi che i cantieri inevitabilmente imporranno. Quanto poi ai ritardi, purtroppo la difficoltà di approvvigionamento di materiali edili unita alle abbondanti piogge dei mesi di settembre e ottobre hanno fatto slittare molte lavorazioni. Non ci stancheremo mai di ripetere che cantieri di questa complessità e delicatezza sono facilmente soggetti ad inconvenienti come quelli accaduti, ma i benefici per la collettività giustificano ampiamente qualche disagio”.