Ridurre le emissioni degli inquinanti più critici (PM10, biossido di azoto e ozono) nel territorio regionale attraverso una serie di provvedimenti che consentiranno il risanamento della qualità dell’aria e di rientrare nei valori limite fissati dalla direttiva europea 2008/50/CE e, a livello nazionale, dal decreto legislativo che la recepisce (150/2010). Ma anche diminuire dal 64% all’1% la popolazione esposta alle conseguenze del superamento del valore limite del PM10.
Sono questi gli obiettivi del “Piano aria integrato regionale” (PAIR 2020), approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna l’11 aprile 2017 prevedendo 94 azioni, da realizzare con un investimento di 300 milioni di euro fino al 2020.
In particolare dal 1° ottobre sono entrate in vigore le misure relative alle biomasse per uso domestico che prevedono, per le unità immobiliari con multicombustibile i cui territori sono interamente ubicati a quota inferiore a 300 metri sul livello del mare, il divieto dell’uso di biomassa legnosa con particolare prestazioni emissive. Nei comuni, invece, in cui i territori sono anche in parte posti ad altitudine > di 300 metri sul livello del mare, i sindaci dovranno individuare con proprio atto le zone situate al di sotto della suddetta quota cui si applica il divieto che, in caso di mancata individuazione, si applicherà in tutto il territorio.
Di particolare importanza l’istituzione dell’ecobonus per la rottamazione dei veicoli commerciali che la Regione Emilia-Romagna ha previsto con un apposito bando valido per i veicoli aventi determinate caratteristiche e rottamati a partire dal 15 ottobre 2018.
Qui il Link alle misure comprese nel “Piano aria integrato regionale” (PAIR 2020)
Sul sito liberiamo l’aria è presente tutto il materiale informativo
Qui il link alle informazioni per accedere all’Ecobonus