“Poche ora fa è arrivata la notizia più bella da Roma: abbiamo vinto, Fidenza avrà una delle 216 scuole più innovative d’Italia, come le ha definite il Governo. Sembrava una missione impossibile: un grande bando nazionale, migliaia di Comuni in competizione per ottenere il finanziamento PNRR dedicato alle scuole belle e a zero impatto ambientale. Ci siamo candidati presentando la realizzazione della nuova scuola Ongaro nel quartiere di Villa Ferro, individuata negli strumenti urbanistici comunali e sul quale si è svolto un percorso partecipativo che ha posto anche temi ripresi dalle linee guida scelte dal Governo con il suo pool di archistar ed esperti. Il merito, le competenze e la qualità delle nostre idee hanno fatto la differenza”
Così il Sindaco Andrea Massari ha presentato a maggio uno dei risultati più importanti del mandato: 9.6 milioni di euro per costruire a Villa Ferro una nuova scuola Ongaro, interamente immersa nel verde, lontana dal traffico cittadino, aperta a tutta la Comunità con i suoi locali e i suoi spazi. “Un risultato che fa salire a più di 22 milioni di euro i fondi Pnrr già conquistati da Fidenza e ci riempie di orgoglio: dopo il nuovo Solari da 7 milioni di euro, l’adeguamento sismico della Collodi sul quale abbiamo ottenuto ciò che ci spettava, ora arriva la nuova Ongaro. Penso che siano pochi i Comuni con questa tabella di marcia”, afferma Massari.
LO STATO FISSA LE TAPPE
“Lo
Stato italiano darà vita al più grande concorso di architettura
della sua storia, consegnando a Fidenza e agli altri 215 Comuni
italiani vincitori del bando il primo step progettuale. Su quello i
Comuni conferiranno ai vincitori del bando nazionale l’incarico di
progettazione definitiva ed esecutiva”,
spiega il Vicesindaco
Davide Malvisi. I
tempi di realizzazione sono scanditi dal Governo: entro
il 31 dicembre 2022 il Comune dovrà affidare la progettazione
esecutiva, il 20 settembre 2023 sapremo i nomi delle imprese che
avranno vinto la gara, i cantieri si apriranno entro il 31 marzo del
2024 ed entro il 30 giugno 2026 la scuola dovrà essere collaudata e
quindi a disposizione della Comunità.
UNA SCUOLA AD IMPATTO ZERO
“L’obiettivo prioritario dell’ecosostenibilità fissato dal bando è stato pienamente centrato e per questo voglio ringraziare i nostri uffici tecnici per il gran lavoro svolto: la nuova Ongaro sarà antisismica, ad impatto energetico e consumo di suolo zero. Per capire la rivoluzione verde, basta pensare che l’edificio attuale costruito nel 1978 si trova in classe energetica F – prosegue Malvisi – . La nuova Ongaro potrà contare su 9.990 mq, il doppio rispetto a quanto previsto dalle normative di settore, offrendo un elevato comfort per i suoi 486 studenti in termini di spazi didattici e un’ottima accessibilità: dal centro che dista solo 5’ di bici e dalla viabilità principale, senza più subire i problemi di traffico della vecchia sede. Sarà una scuola flessibile perché pronta ad accogliere futuri ampliamenti sulla base delle necessità demografiche, servita dai percorsi di mobilità dolce (ciclo pedonali, pedibus, pedalobus ecc.) e immersa nel verde”. Il verde del parco del quale la Ongaro sarà il centro. Grandissima l’attenzione ai materiali di costruzione e al recupero dei materiali della vecchia Ongaro, destinata alla demolizione: il 90% verrà recuperato, riutilizzato e riciclato.
ECCO L’EUROPA DEI GRANDI APPUNTAMENTI
Lorenza Pellegrini, numero uno della Direzione Didattica “Ilaria Alpi”osserva che “questa è l’Europa che non manca mai ai grandi appuntamenti, capace di costruire bene comune partendo dalla scuola, la più estesa infrastruttura sociale del Paese, come ha sottolineato il Governo presentando il bando. A una scuola innovativa e parte integrante del territorio pensavamo già quando il Comune ci aveva coinvolto per immaginare la nuova Ongaro: il nostro sguardo è, prima di tutto, rivolto ai nostri bambini e ragazzi e lo faremo come sempre, con passione e senso di appartenenza in aule innovative e con nuovi servizi, ma anche con rinnovata apertura alla Comunità, in una sorta di laboratorio di idee e impegno in progress, nella consueta ottica da civil servant. Oggi lo Stato ha riconosciuto il nostro impegno e il nostro “guardare oltre”.
“NON UNA SEMPLICE SCUOLA MA UN CAMPUS DI COMUNITA’
“Sono
felicissimo e vi spiego perché”,
esordisce l’assessore
alla Scuola Stefano Boselli.
“Da
anni stiamo cambiando, innovando, adeguando l’intera edilizia
scolastica fidentina e con essa le opportunità offerte a studenti e
docenti. Oggi facciamo un nuovo passo avanti, enorme. Avremo una
scuola flessibile, nella quale potranno vivere più attività e con
locali adattabili a seconda delle esigenze didattiche delle classi. E
avremo una scuola che si trasformerà in un campus di comunità,
attrattiva e aperta a tutte le ore del giorno, con la sua palestra, i
suoi locali, la sua biblioteca e i suoi servizi essenziali al piano
terra e fortemente connessi con l’esterno”.
Nel campus, per attività definite, potranno entrare dopo l’orario
scolastico le associazioni, i cittadini, le esperienze formative e
culturali.
L’IMPORTANZA DI PARTECIPARE
Franco Amigoni, assessore all’Ambiente e ai Processi partecipativi, è raggiante: “Le scelte che definimmo nel marzo 2019 durante il grande percorso partecipativo insieme ai cittadini di Villa Ferro, alla parrocchia di San Giuseppe, ai docenti della Ongaro e alla sua Dirigente le abbiamo ritrovate nelle linee guida elaborate dal Governo con il suo team di super esperti: le archistar Renzo Piano, Stefano Boeri, Mario Cucinella, Cino Zucchi e pedagogisti come Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli. Il verde sarà il cuore della nuova Ongaro e nel parco tutt’ intorno, con la posa di tantissimi nuovi alberi, avremo zone per lo svago e il tempo libero, aree gioco e un’arena-auditorium all’aperto. E poi percorsi di esplorazione, osservazione e stimolazione sensoriale per i bimbi. Tutto all’insegna dell’educazione ambientale e alla sostenibilità: perfino le acque piovane saranno recuperate e reimmesse in circolo. Nulla è lasciato al caso”.